LE ASSOCIAZIONI REGIONALI ADiC E MOVIMENTO CONSUMATORI E IL FORUM TOSCANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA RICHIEDONO A G.A.I.A. L’ACCESSO AGLI ATTI

L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE A MASSA NON FUNZIONA. SVERSATI NEL FOSSO E POI IN MARE SOSTANZE INQUINANTI MOLTO NOCIVE
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Carrara, 15/01/2019

COMUNICATO STAMPA

 

INFORMAZIONI PER I CITTADINI, CHE VORRANNO INOLTRARE LA DOMANDA DI RIMBORSO A GAIA, IN ATTESA DI RICEVERE GLI ESITI DELL’ACCESSO AGLI ATTI FATTA DALLE ASSOCIAZIONI REGIONALI DEI CONSUMATORI ADIC E MOVIMENTO CONSUMATORI E FORUM TOSCANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA.

 

In attesa che vengano fornite le indicazioni precise da GAIA spa e dall’Autorità Idrica Toscana, dopo la richiesta di accesso agli atti (ai sensi della Legge 241/90 e FOIA – decreto legislativo 97/2016) inoltrata da ADiC Toscana, da Movimento Consumatori e dal Furum Toscano dei Movimenti per l’Acqua, si informa che Adic riceve i cittadini che intendono inoltrare la domanda di rimborso (che sarà inoltrata dall’associazione tramite PEC) presso il proprio sportello che si trova

 

in Viale Galilei n.36 A CARRARA

All’interno dell’edificio del Coworking MULTIVERSO al 1° Piano (Vi è spazio per parcheggiare l’auto)

GIOVEDI’ ORE 17,30-19,30

SABATO ORE 10,30-12,30

I cittadini possono telefonare in orario diurno al  n° 335 68 60 992

e-mail a clara.gonnelli1975@gmail.com

 

I cittadini potranno anche rivolgersi al Comitato Acqua alla Gola mail acquaallagolamassa@libero.it, inviare direttamente tramite la propria PEC l’istanza di rimborso, portarla personalmente al protocollo presso gli uffici di GAIA SpA.

Vogliamo far presente che, per quanto previsto dalla carta dei servizi, Gaia è tenuta a rispondere alle istanze nel giro di un mese, nel caso non rispetti i tempi previsti, gli utenti possono presentare richiesta di indennizzo.

Si ricorda che l’impianto del Lavello 1 è stato chiuso recentemente dalla Magistratura in quanto ritenuto pericoloso per l’ambiente e la salute a causa dello sversamento di acque reflue contenenti sostanze chimiche. Si dà il caso però che i cittadini abbiano pagato, negli anni in cui l’impianto non ha funzionato, la quota di tariffa di depurazione in bolletta.

Con sentenza n. 335/2008, pubblicata in data 10.10.2008, la Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’art.14, c.1, della legge n.36/1994, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”; nonché la illegittimità costituzionale dell’art. 155, comma 1,  primo periodo, del D.l.vo n. 152/2006, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “ anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione funzionanti o questi siano temporaneamente inattivi”.

“Per cui – dichiara la presidente regionale dell’ADiC Clara Gonnelli – vi sono fondati motivi, visto che l’impianto non funzionava da anni, per richiedere un rimborso delle somme corrisposte dall’utente per il periodo dal 2014 al 2019, per quota di tariffa riferita alla depurazione, e per IVA sulla stessa, oltre la rivalutazione monetaria ed interessi legali, dal giorno del dovuto al saldo”.

Ufficio Stampa ADiC

Scarica il modulo:

MODULO Istanza di rimborso depurazione

Riferimenti telefonici: n° 335 68 60 992 e-mail a clara.gonnelli1975@gmail.com.

 

Ufficio Stampa ADiC

 

Carrara, 15/1/2018