ADIC IN DIFESA DEI RISPARMIATORI. ALTRA BATTAGLIA IN TEMA BANCARIO
27 Febbraio 2019
APPELLO AI SINDACI, ALLA REGIONE TOSCANA, MINISTERO PER AMBIENTE E AUTORITA’ COMPETENTI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA
4 Giugno 2019

I CITTADINI E LE LORO RAPPRESENTANZE, RACCOMANDANO AI SINDACI IL MASSIMO DELLA TRASPARENZA NELLA FASE DI SANIFICAZIONE DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DEL LAVELLO 1, GESTITO DA GAIA SpA.

Lo scorso 29 aprile, si è tenuta presso i locali del comune di Massa una riunione, richiesta da uno dei comitati dei cittadini locali, avente come tema lo stato di avanzamento dei lavori all’impianto di depurazione Lavello 1. Presenti, il sindaco di Massa Francesco Persiani, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale con gli assessori di competenza dei due comuni e il responsabile tecnico operativo dell’operazione fognature e mappature dell’impianto di depurazione gestito da GAIA SpA. A questo incontro sono stati invitati sia l’ADiC che il comitato Acqua alla gola.

L’obiettivo è stato quello di acquisire informazioni sullo stato dei lavori ordinati dalla Magistratura dopo che l’impianto di depurazione è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Massa nel gennaio scorso. Infatti, alcuni impianti risultavano essere malfunzionanti, e riversavano nel fosso Lavello e poi in mare, sostanze chimiche al di sopra dei limiti consentiti dalla legge, pericolose per l’ambiente e per la salute e con conseguenti risvolti negativi per l’economia locale. Inoltre il medesimo impianto, secondo le verifiche effettuate dalla Magistratura e dalla Capitaneria di porto non aveva, da ben sette anni, le autorizzazioni agli scarichi nelle acque superficiali. La Magistratura ha pertanto ingiunto ai responsabili della gestione degli impianti GAIA, di apportare in tempi brevi delle modifiche per renderli funzionanti, e lo ha fatto secondo un cronoprogramma prestabilito.

In questa sede tutti i presenti, ed in particolare i residenti nella zona antistante il Lavello (è intervenuto  a loro nome Paolo Vatteroni), hanno richiesto ai due primi cittadini e a GAIA di procedere in queste operazioni di sanificazione dell’impianto, secondo il massimo della trasparenza. Tutti coloro che sono intervenuti durante la riunione, hanno anche rappresentato le loro preoccupazioni derivanti dalle esperienze quotidiane vissute per anni in mezzo ai miasmi insopportabili e alla deturpazione dell’ecosistema e dell’ambiente.

La responsabile del Comitato Acqua alla gola, Ersilia Mignani ha posto alcune domande di carattere tecnico e l’ingegnere di GAIA ha risposto che entro il 10 maggio i lavori saranno finiti, ma solo in parte, perché rimarrebbero da completare:

  • la copertura nella zona fanghi disidratati;
  • la riattivazione dei sabbiatori  (in attesa del pezzo di ricambio che deve arrivare);
  • la centrifuga per la distinzione dei fanghi,

tanto che GAIA richiede alla Magistratura una proroga per il completamento dei lavori.

Il paradosso di tutta la vicenda è che i cittadini hanno pagato fino ad oggi e per tutto questo lungo periodo, una quota tariffa in bolletta, senza ricevere un servizio efficiente di depurazione, così  che, in questo periodo, i residenti, ma anche le aziende locali,  si stanno rivolgendo all’Associazione dei consumatori ADiC e al Comitato Acqua alla gola che fa parte anche del Forum toscano dei movimenti dell’Acqua, per essere tutelati ed aiutati nel richiedere il rimborso relativo alle quote pagate indebitamente in questi ultimi anni.

Clara Gonnelli dell’ADiC, ha posto ai due primi cittadini l’accento sugli aspetti di salute pubblica che questo stato di cose genera, e ha ribadito al rappresentante di GAIA SpA che, come associazione dei consumatori, non può non prendere in considerazione le deleghe conferite dai cittadini per l’inoltro delle istanze di rimborso per un servizio non reso, istanze che peraltro sono già state inoltrate al gestore idrico.

Per questo – prosegue la presidente regionale dell’associazione dei consumatori Gonnelli – stiamo valutando insieme ai comitati locali, all’associazione Movimento Consumatori e ai cittadini stessi la possibilità di mettere in atto le azioni più opportune di tutela.

E’ stato richiesto alle Amministrazioni comunali di riaggiornarci verso metà maggio.