APPELLO AI SINDACI, ALLA REGIONE TOSCANA, MINISTERO PER AMBIENTE E AUTORITA’ COMPETENTI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA

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COMUNICATO STAMPA

I cittadini nell’Aula del Consiglio Comunale di Massa (3/6/2019)

I risultati delle analisi, effettuate dalla Sogesid SpA – società in house e soggetto che ha attuato lo studio ambientale in corso e che ha in carico i successivi interventi previsti di bonifiche, Sogesid  opera per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) – i risultati delle analisi e delle caratterizzazioni sono comparsi sulla stampa e successivamente pubblicati nel sito dell’ARPAT, dati che hanno riportato tristemente alla luce gli esiti di uno scempio ambientale di oltre 40 anni.

Un disastro annunciato, quello dell’area ex Farmoplant – dovuto a insediamenti produttivi inquinanti e ad un’imprenditoria senza scrupoli, alla negligenza delle Istituzioni e delle Autorità competenti nella vigilanza, all’incapacità e mancanza di lungimiranza politica nel saper fronteggiare adeguatamente la tutela del territorio in tutte le sue dimensioni. Per tutto ciò i cittadini pagano ed hanno pagato non solo in termini di salute (es. alta incidenza di tumori) ma anche in termini di negazione a poter fruire a pieno di un territorio in cui sono nati e cresciuti, arrecando danno anche all’economia locale.

Oggi, Massa Carrara ha conquistato un record: quello di figurare tra i 42 siti d’interesse nazionale (SIN-SIR) ad alto ed esteso inquinamento ambientale che sono stati individuati e perimetrati con decreto del MATTM, d’intesa con le regioni interessate. “I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. – Fonte I.S.P.R.A.).

Dopo tanti anni di irresolutezza e di indugi, i cittadini prendono atto che si è passati alla seconda fase dello studio in cui si analizzeranno le acque e le falde per passare poi, finalmente, alla progettazione delle operazioni di bonifica per la quale sono stati stanziati oltre 25 milioni.

Nel pomeriggio del 3 giugno, si è tenuto a Massa un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, alle organizzazioni e ai comitati. La sala era gremita di gente a testimonianza che il tema è molto sentito. Moltissime sono state le domande nel corso delle due ore di riunione: chi era preoccupato per l’acqua dei pozzi soggetti a ordinanza di chiusura (ARPAT su ognuno dei 149 pozzi esaminati ha ricercato 73 inquinanti e solo 41 di questi pozzi sono risultati puliti), chi allarmato per i giardini dove i bambini giocano e sono in contatto con la terra, altri ancora che hanno improvvisamente hanno paura di mangiare la verdura dei propri orti. Tante sono state le richieste gridate e accorate di coloro che, dopo tanti anni, avendo rimosso il problema, si sono dimenticati che quella zona non è stata bonificata.

Per l’ADiC è intervenuta la presidente regionale Clara Gonnelli che ha presentato, anche a nome dei comitati sotto indicati tre proposte, che saranno indirizzate agli organi istituzionali preposti sia a livello regionale che nazionale.

E’ STATO CHIESTO:

  • di poter partecipare con una rappresentanza dei cittadini (un tecnico con esperienza nel settore e nel rispetto dei ruoli e delle competenze, si interfacci con le istituzioni preposte e si raccordi con la cittadinanza) alla Commissione regionale per lo studio e per  le successive bonifiche del SIN-SIR di Massa Carrara.
  • di favorire lo sviluppo di un processo partecipativo e di trasparenza coinvolgendo i portatori di interesse costituzionalmente rilevanti (L.R. del 27/12/2007 – “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”), che i cittadini declineranno, insieme ad altri soggetti che vorranno partecipare, agli aspetti delle bonifiche SIN-SIR di Massa Carrara e alla promozione di un processo culturale diffuso, anche attraverso la realizzazioni di iniziative congiunte tra istituzioni e cittadinanza (Workshop e altre attività volte alla sviluppo di una coscienza collettiva in materia di prevenzione ambientale e di tutela dei diritti essenziali).
  • di rendere costantemente noti tutti i risultati dello studio attuato dalla società SOGESID, pubblicandoli nei siti istituzionali e preannunciando le riunioni istituzionali per favorirne la trasparenza.

Le proposte di cui sopra sono state condivise

Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana – Movimento Consumatori Nazionale  – Movimento Consumatori Toscana –  Comitato Acqua alla gola  – Comitato Cittadini e Ambiente di Massa Carrara – Comitato Acqua di tutti – Comitato cittadini della Partaccia – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Associazione Phoenix Cinematografica