APPELLO AI SINDACI, ALLA REGIONE TOSCANA, MINISTERO PER AMBIENTE E AUTORITA’ COMPETENTI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA
4 Giugno 2019
LA VERITA’ VIENE A GALLA
13 Giugno 2019
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DA PARTE DEI CITTADINI AGLI ORGANI DECISORI E AI RAPPRESENTANTI DELLE CATEGORIE ECONOMICHE

COMUNICATO STAMPA  

Quanto letto sui quotidiani in questi ultimi giorni in merito ai risultati delle analisi di ARPAT -attraverso le quali è stata nuovamente riscontrata la presenza di batteri fecali nel mare antistante il torrente Lavello, al di sopra dei limiti consentiti dalla legge di ben 5 volte (“…il quarto sforamento dal 13 maggio, il terzo consecutivo. Quotidiano La Nazione del 8/6/19”) – e alle prospettate misure di urgenza richieste dagli Amministratori competenti (Sindaco di Massa Persiani in primis) ci lasciano molto perplessi.

Foto Wikipedia

Ciò non tanto  – dichiara la presidente regionale dell’associazione di consumatori ADiC Clara Gonnelli – per le diffuse preoccupazioni degli addetti ai lavori nel momento in cui si affaccia la stagione estiva, ma perché di fronte ad un problema che, a quanto pare, andrebbe trattato con una risoluzione strutturale,  si cerca di trovare rimedi provvisori destinati a  ripresentarsi in futuro”. Cosa significa si domanda l’Associazione chiedere all’Agenzia regionale ARPAT di spostare i punti di prelievo più o meno vicini alla sorgente del Lavello? I prelievi andranno effettuati laddove la normativa lo prevede…! Perché ‘scomodare’ la Regione Toscana per ottenere una deroga che consenta di poter restringere il divieto di balneazione vicino al punto di campionamento? Non è che, invece, quello che forse andrebbe fatto, è comprendere quali siano le fonti di inquinamento effettivo e programmare, con i tempi che servono, una loro rimozione con modalità definitive?

“A quest’ultimo proposito, ci preme fare chiarezza – continua la presidente dell’Associazione ADiC federata a Movimento Consumatori Nazionale – su almeno due aspetti.                                                           Il primo attiene al fatto che la nostra associazione è impegnata, insieme al Comitato Acqua alla gola e al Forum Toscano dei movimenti per l’acqua, nel recepire ed inoltrare le istanze di rimborso dei cittadini al gestore idrico GAIA SpA (per la quota di tariffa riferita alla depurazione e per IVA sulla stessa), per il periodo in cui il gestore stesso non avrebbe avuto i permessi relativamente ad alcuni impianti adibiti alla depurazione – per cui si chiede,se confermato, la restituzione di quanto percepito da GAIA per un sevizio mai reso ai cittadini oltre al giusto risarcimento per i danni subiti e subendi.             

Il secondo aspetto è connesso ai danni ambientali, e conseguentemente sociali ed economici, derivanti da una situazione che aveva portato lo scorso 10 gennaio al sequestro dell’impianto di depurazione gestito da GAIA e a vedere indagati tre dirigenti per reato ambientale”.                       

L’APPELLO CHE VIENE FATTO DAI CITTADINI AGLI ORGANI DECISORI E AI RAPPRESENTANTI DELLE CATEGORIE ECONOMICHE, è quello di non trovare soluzioni provvisorie per gestire l’emergenza attuale, ma al contrario agire in trasparenza al fine di scongiurare i rischi di danni, oltre che all’ambiente, alla salute dei cittadini ed all’economia di una delle Regioni più belle d’Italia che trae linfa vitale dal turismo estivo.

Per informazioni 335 68 60 992

Lo sportello ADiC è aperto al pubblico  Martedì: Ore 16,00-19,00 / Giovedì: Ore 17,15-20,15