Quanto ha dichiarato oggi alla stampa il presidente del gestore idrico di GAIA SpA Vincenzo Colle, in merito alle motivazioni della presenza di milioni di batteri coliformi presenti all’uscita dell’impianto di depurazione del Lavello 2, non fa che confermare quello che l’associazione consumatori ADiC, insieme ai comitati dei cittadini, sostengono da tempo. Il sistema di depurazione ha delle grosse falle che vanno risolte alla radice.
Se un evento piovoso cospicuo mette in crisi un impianto di depurazione, significa che esso non è adeguato alle esigenze per le quali è stato creato.
Appare poco congruente l’affermazione secondo cui
l’eccesso di precipitazioni occorso nel mese di maggio, entrando nel sistema di
raccolta cittadino delle acque nere (cosa di per se stessa indice di un
problema strutturale, sicuramente non degno di una popolazione civile), abbia
contribuito attivamente nel provocare eclatanti superamenti di legge in merito
alla presenza di Escherichia coli nelle acque: gli eccessi di pioggia,
diversamente, avrebbero dovuto “diluire” la concentrazione di E. coli, anziché
concentrarla sino a valori inimmaginabili. Stando a questa affermazione, allora
dovremmo avere 54 milioni di coliformi (contro i 5000 previsti dai limiti di
legge), esponendo la salute dei cittadini a rischi concreti, in tutti i periodi
dell’anno in cui piove molto (prevalentemente da novembre ad aprile) e la colpa
sarebbe dei cambiamenti climatici anziché di un problema strutturale e
manutentivo sia sull’impianto di depurazione che sulla (insufficiente) rete
fognaria!
Anche la portavoce del Forum Toscano dei movimenti per l’acqua Rossella Michelotti dichiara che “in caso di pioggia, nella rete fognaria entrano in funzione i cosiddetti scolmatori che riversano al di fuori una parte dei reflui e i depuratori, privi di vasche di prima pioggia, non sono in grado di trattare la quantità del carico fognario misto a pioggia che arriva e né bypassano una parte. Ma la manifestazione di questa situazione si verifica in tempi brevi dall’evento piovoso, tanto è vero che in Toscana sulla costa, nell’immediato di precipitazioni intense, si attivano divieti di balneazione. Ma, a distanza di così tanti giorni dall’abbondanza di pioggia, le dichiarazioni del Presidente di GAIA ad alcuni quotidiani che la colpa di questa situazione non sarebbe da imputarsi al depuratore, ma bensì al mutamento climatico, ci appaiono decisamente incongruenti e quindi una misera giustificazione per il malfunzionamento degli impianti di depurazione”.
Così facendo si dà un’immagine negativa di un territorio e si danneggiano di riflesso gli operatori economici che vivono di turismo: e questo non è ammissibile.
“In riferimento agli articoli comparsi oggi sulla stampa ci preme informare – sostiene la presidente regionale dell’associazione di consumatori ADiC Clara Gonnelli – che la nostra associazione non ha assolutamente escluso la possibilità di fare una class-action, tant’è che ha costituito un gruppo di lavoro tecnico-legale composto da un pool di avvocati, ingegneri, agronomi (Sia facenti parte della rete toscana dell’ADiC che quelli del Movimento Consumatori Nazionale a cui ADiC è federata) che, insieme ai cittadini, stanno definendo le strategie idonee da perseguire e raccogliendo la documentazione necessaria per procedere e per dare una risposta che affronti il problema nelle sue diverse valenze: ambientali, economiche e sociali”.
“Infatti – afferma uno degli esponenti del Comitato Cittadini della Partaccia Franco Ceccarelli – stiamo coordinandoci con l’Associazione ADiC ed abbiamo chiesto ad uno dei suoi consulenti legali, nella persona dell’avv. Sara Rocca, di attivarsi per avere informazioni sullo stato dell’arte relativamente all’esposto da me inoltrato alla Procura di Massa (ex art.335 cpp).
L’attività che stiamo svolgendo è condivisa in maniera attiva da:
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana – Movimento Consumatori Nazionale – Movimento Consumatori Toscana – Comitato Acqua alla gola – Comitato Cittadini e Ambiente di Massa Carrara – Comitato Acqua di tutti – Comitato cittadini della Partaccia – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Associazione Phoenix Cinematografica.