INQUINAMENTO LITORALI DI MASSA E CARRARA: NON BUTTARE ACQUA SUL FUOCO!
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28 Agosto 2019Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione e la bonifica, costituitosi a Massa Carrara per affrontare i problemi legati al sistema idrico integrato gestito da GAIA SpA, ha inviato una lettera aperta ai sindaci dei Comuni soci di GAIA SpA (Società in house a totale capitale pubblico)e alle istituzioni competenti (Province di Massa Carrara, Lucca e Pistoia, Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente) affinché, si attivino per avviare un processo di cambiamento che preveda una gestione totalmente pubblica del servizio idrico integrato, partecipata dai cittadini, non centralizzata ma organizzata per bacini idrografici, realizzata attraverso l’affidamento del servizio ad enti di diritto pubblico e non di capitale, che perseguano finalità sociali e ambientali e che non generino profitti sull’acqua pubblica.

Di seguito la lettera, con le istanze di ADiC e del Coordinamento di cui fa parte, inviata alle istituzioni:
LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI COMPETENTI
Massa Carrara 19 agosto 2019
OGGETTO: LETTERA APERTA DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI E DELLE ASSOCIAZIONI PER LA DEPURAZIONE E LE BONIFICHE AI SINDACI CHE DETENGONO LE QUOTE DEL GESTORE DEI SERVIZI IDRICI GAIA SpA E ALLE ISTITUZIONI COMPETENTI
Inviata per PEC
AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
AI SINDACI SOCI DI GAIA SpA di: MASSA, CARRARA, MONTIGNOSO, AULLA, BAGNI DI LUCCA, BAGNONE, CAMAIORE, CAREGGINE, CASOLA LUNIGIANA, CASTELNUOVO DI GARFAGNANA, CASTIGLIONE DI GARFAGNANA, COMANO, COREGLIA ANTELMINELLI, FABBRICHE DI VALLICO, FILATTIERA, FIVIZZANO, FORTE DEI MARMI, FOSCIANDORA, FOSDINOVO, GALLICANO, GIUNCUGNANO, LICCIANA NARDI, MASSAROSA, MINUCCIANO, MOLAZZANA, MONTIGNOSO, MULAZZO, PESCAGLIA, PIAZZA AL SERCHIO, PIETRASANTA, PIEVE FOSCIANA, PITEGLIO, PODENZANA, SAN ROMANO IN GARFAGNANA, SERAVEZZA, STAZZEMA, TRESANA, VERGEMOLI, VIAREGGIO, VILLA COLLEMANDINA, VILLAFRANCA IN LUNIGIANA
AI PRESIDENTI DEI CONSIGLI COMUNALI DI: MASSA, CARRARA, MONTIGNOSO, AULLA, BAGNI DI LUCCA, BAGNONE, CAMAIORE, CAREGGINE, CASOLA LUNIGIANA, CASTELNUOVO DI GARFAGNANA, CASTIGLIONE DI GARFAGNANA, COMANO, COREGLIA ANTELMINELLI, FABBRICHE DI VALLICO, FILATTIERA, FIVIZZANO, FORTE DEI MARMI, FOSCIANDORA, FOSDINOVO, GALLICANO, GIUNCUGNANO, LICCIANA NARDI, MASSAROSA, MINUCCIANO, MOLAZZANA, MONTIGNOSO, MULAZZO, PESCAGLIA, PIAZZA AL SERCHIO, PIETRASANTA, PIEVE FOSCIANA, PITEGLIO, PODENZANA, SAN ROMANO IN GARFAGNANA, SERAVEZZA, STAZZEMA, TRESANA, VERGEMOLI, VIAREGGIO, VILLA COLLEMANDINA, VILLAFRANCA IN LUNIGIANA
- AI PRESIDENTI DI GIUNTA DELLE PROVINCE DI MASSA CARRARA, LUCCA, PISTOIA
- AI CONSIGLI PROVINCIALI DI MASSA CARRARA, LUCCA, PISTOIA
- AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA
- AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
- ALLA QUARTA COMMISSIONE CONSILIARE TOSCANA
LL.SEDI
In questi giorni è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione di GAIA Spa, società per azioni (cosiddetta in house perché a totale partecipazione di capitale pubblico) che gestisce i servizi idrici di 46 comuni dell’alta Toscana [1].
Abbiamo appreso con piacere che nel corso del primo Consiglio di Amministrazione (CdA), il sindaco di Tresana Matteo Mastrini, insieme ai sindaci di Licciana Nardi e Casola in Lunigiana, hanno presentato un atto di indirizzo con il quale si invita il CdA di GAIA SpA ad impegnarsi per individuare un nuovo assetto societario più orientato a considerare l’acqua un bene comune della cittadinanza e la richiesta di avviare un processo di trasformazione dell’azienda che soddisfi le esigenze dei cittadini.
Visto che la discussione della proposta di questi tre sindaci, è stata rimandata ad una riunione apposita, vogliamo cogliere l’occasione per sollecitare tutti i sindaci soci di GAIA SpA e gli organismi competenti in indirizzo, affinché si affronti questo processo di trasformazione con la maggiore solerzia possibile.
Sia in qualità di cittadini che come associazioni, comitati e associazioni di consumatori regionali e nazionali, vogliamo ribadire il nostro punto di vista relativamente alla gestione di questo importante servizio che necessita sicuramente di un’attenzione particolare.
Premesso che
- gli scriventi agiscono partendo dal presupposto che l’acqua sia un bene comune e come tale patrimonio inalienabile di tutti i cittadini non mercificabile e da preservare;
- abbiamo costituito questo nostro Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni (aperto anche ad altre realtà, in un’ottica di costruzione di rete) come ‘luogo’ di confronto, di discussione, di proposte e di denuncia e che, specificatamente nel territorio di Massa Carrara, in questo periodo siamo particolarmente impegnati nella questione legata al servizio di depurazione delle acque e ai vari aspetti ad esso collegati, gestiti da GAIA SpA;
- i soggetti sottoscrittori della presente lettera si stanno impegnando a vario titolo del tema dell’acqua e dei servizi idrici ai vari livelli di competenza, comprese le sedi istituzionali e i luoghi di confronto e consultazione (Commissioni, Consulte ecc.);
- abbiamo potuto riscontrare che da anni i servizi erogati da GAIA SpA non hanno risposto alle esigenze dei cittadini, tanto che
- per quanto riguarda la depurazione, gli impianti dei depuratori Lavello sono stati messi lo scorso gennaio sotto sequestro dalla Magistratura di Massa (perché da 7 anni alcuni impianti pare non avessero i permessi per la depurazione) e successivamente sono stati dissequestrati con l’obbligo per GAIA SpA di mettere in atto prescrizioni urgenti per il risanamento del sistema di depurazione delle acque e dei fanghi reflui;
- il costo delle bollette del gestore idrico in Toscana tra le più elevate d’Italia, con la ulteriore beffa per gli utenti di trovarsi, in questi ultimi 7 anni, a pagare la quota di tariffa riferita alla depurazione e all’IVA sulle bollette senza avere in cambio il servizio, cosa che ha costretto i cittadini stessi a rivolgersi anche alle scriventi associazioni per avviare istanze di rimborso nei confronti del Gestore idrico ;
- GAIA SpA non ha investito in infrastrutture e, ad esempio, gli ammodernamenti-installazione di nuovi impianti di depurazione come il Lavello 2 (costato alla collettività 12 milioni e mezzo di euro) non ha assolutamente risolto i problemi tanto che, anche dopo il 2015 – anno in cui è entrato in funzione il nuovo impianto – i miasmi maleodoranti, l’inquinamento e i divieti di balneazione sono continuati;
- A causa del malfunzionamento dei sistemi di depurazione è stato creato un danno ambientale, alla salute e all’economia (così come dichiarato dallo stesso Procuratore del Tribunale di Massa e dalla Capitaneria di Porto a cui sono state affidate le indagini in occasione della conferenza stampa relativa al sequestro dell’impianto), per aver sversato nel torrente Lavello e poi in mare sostanze nocive per la salute e l’ambiente con riflessi economici negativi per l’economia locale (soprattutto quella legata al turismo) che si sono potuti constatare proprio nel corso di questa stagione balneare;
- vi è una rilevante dispersione di acqua dalle tubature del sistema idrico (50%) a cui, evidentemente, manca manutenzione o altri interventi idonei e risolvere il problema (in certi comuni, come quelli di Monza e Milano, si è arrivati ad esempio ad un tasso di dispersione dell’acqua del 11,5% e all’azzeramento dei cattivi odori eliminati con impianti di depurazione adeguati)
- non si è provveduto alla sostituzione delle tubature vetuste composte di cemento-amianto, che sfaldandosi a causa dell’usura, può essere ingerito e, secondo le evidenze scientifiche dello IARC (International Agency for Research on Cancer), esso può essere ingerito e produrre un effetto cancerogeno.
CHIEDIAMO PERTANTO
- che si dia avvio in tempi certi e celeri, alla trasformazione dell’azienda GAIA SpA,
- che si attivi a partire da ora un processo di cambiamento in cui si preveda una gestione totalmente pubblica del servizio idrico integrato, partecipata dai cittadini, non centralizzata ma organizzata per bacini idrografici, realizzata attraverso l’affidamento del servizio ad enti di diritto pubblico e non di capitale, che perseguano finalità sociali e ambientali e che non generino profitti sull’acqua pubblica;
- che tutti gli organismi competenti in materia si attivino per risolvere i problemi sopra enunciati.
Auspicando una risposta ai problemi sopra indicati che riguardano anche le generazioni future, rimaniamo in attesa di una risposta.
A disposizione per qualsiasi comunicazione.
I più distinti saluti.
Firmato:
Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione e le bonifiche:
Associazione
per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana – Movimento Consumatori
Nazionale – Movimento Consumatori Toscana – Comitato Acqua alla gola
– Comitato Cittadini e Ambiente di Massa Carrara – Comitato Acqua di tutti –
Comitato cittadini della Partaccia – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua –
Associazione Phoenix Cinematografica
[1] Nello specifico di un territorio che comprende: Carrara, Massa (tranne Zeri), gran parte dei Comuni della Provincia di Lucca (Garfagnana, Media Valle del Serchio, Versilia), tre Comuni della Val di Lima in Provincia di Pistoia, per un’estensione di 2.594 Kmq, 430 mila abitanti (dati Istat 2014) e circa 254.014 Utenti