L’EREDITA’ DELLA FARMOPLANT E DELLE INDUSTRIE INQUINANTI
L’intervista che segue è rivolta a Franco Bigini, cineoperatore e regista dell’Associazione Culturale Phoenixcinematografica, la quale rappresenta uno dei soggetti componenti del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione e le bonifiche (Coordinamento), che si è costituito spontaneamente per affrontare più efficacemente, partendo da più punti di vista e mettendo insieme professionalità ed esperienze diverse, il tema dell’inquinamento ambientale che da tempo affligge la provincia di Massa Carrara. Questa grave situazione costituisce l’eredità lasciata da una pianificazione statale dello sviluppo economico di questa provincia, che nella seconda metà del dopoguerra (Dopo la crisi del marmo) ha favorito l’insediamento di un polo industriale chimico altamente nocivo, in un territorio densamente popolato e a vocazione turistica. Una pianificazione avallata da Partiti, Sindacati, Istituzioni a tutti i livelli – in assenza di una capacità imprenditoriale lungimirante, immersa in un magma di intrecci di interesse e di collusioni (interramenti di veleni, inquinamento dei pozzi e delle falde ecc.) – si è consumata una tragedia, provocata dalle industrie inquinanti, ma soprattutto dalla fabbrica chimica di pesticidi Montedison/Farmoplant e dal suo inceneritore, che per molti anni fu contrastata fortemente dai cittadini (Assemblea Permanente, Medicina Democratica ecc.). Ci sono voluti anni di lotte, un referendum, presidi permanenti, ricorsi al TAR e il susseguirsi di continui incidenti, l’ultimo dei quali prima che la fabbrica chiudesse, fu quello del 17 luglio 1988, in cui si materializzò la catastrofe annunciata. In quegli anni, caratterizzati da molte ombre e poche luci, si è tramandato un territorio con un’area di circa 17 chilometri quadrati fortemente inquinati, che il Ministero dell’Ambiente ha inserito tra i siti SIN-SIR (Siti di Interesse Nazionale e Regionale) che necessitano di una bonifica sia in superficie che nelle acque di falda.
Oggi, il Coordinamento (aperto anche ad altre realtà che vorranno collaborare) ha ripreso in mano questa triste realtà per sviluppare un’attività di sensibilizzazione e per affermare, ora come allora, il diritto alla salute, alla sicurezza, ad un ambiente e a un lavoro sani. I soggetti che lo compongono si impegnano a far leva sulle istituzioni competenti, affinché si attui quanto prima la bonifica dell’area, per la quale le istituzioni hanno stanziato oltre 25 milioni di euro.
INTERVISTA A FRANCO BIGINI
Area del sito SIN-SIR di Massa Carrara
D. Franco, alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia partecipi presentando “MORTE-EDISON”, che obiettivi si pone e di cosa tratta?
R: Tutto è cominciato da un precedente lavoro di produzione del film documentario PROVINCIA APUANA E LUCCHESIA REPORTAGE A CONFRONTO, interamente autofinanziato e molto costoso per lo meno per la mia associazione PHOENIX CINEMATOGRAFICA. Il cortometraggio dal titolo MORTE-DISON che presento a Venezia, è un progetto di reportage audiovisivo, realizzato nella provincia di Massa Carrara tra la fine dell’anno 2017 e i primi sei mesi del 2018, che aspira a divenire lungometraggio.
L’obbiettivo che mi sono posto come Regista, avente una sensibilità sulle tematiche ambientali, è quello di far conoscere il progetto Film, nei Festival dedicati agli Autori di cortometraggi e renderli poi fruibili alla cittadinanza e alle scuole. MORTE-DISON è già stato premiato al Ferrara Film Corto nel gennaio 2019 e adesso partecipa nel contesto Venice Production Bridge (Forum Fedic) alla Mostra del Cinema a Venezia il 5 settembre 2019.
D. Quale ruolo può giocare il ‘Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione e le bonifiche’ ed il contesto territoriale in quello che sappiamo essere il tuo prossimo progetto cinematografico?
R. Il Coordinamento delle associazioni e dei comitati per la depurazione e le bonifiche ha un ruolo fondamentale per la realizzazione futura del mio film documentario d’inchiesta (versione lungometraggio) e per la sua diffusione tra i cittadini e il mondo della scuola. Il Coordinamento, di cui fa parte anche la mia Associazione, sta portando avanti un percorso di denuncia e culturale, che nasce dal territorio ma ha un respiro più ampio, con collegamenti anche a livello regionale e nazionale.
Il mio prossimo progetto audiovisivo d’inchiesta – prosegue Bigini – si ispira alla storia di un’attivista statunitense, Erin Brockovich” (2000), che è stata anche oggetto di un film interpretato da Julia Roberts.
La Brockovich è famosa per aver denunciato l’industria Pacific Gas & Electric Company. Questa industria era considerata responsabile della contaminazione delle falde acquifere, di una cittadina della California (Hinkley), da Cromo esavalente e altri veleni, che erano stati causa di tumori nella popolazione. In questa circostanza, sono state messe in relazione le cause/effetto sulla salute dei cittadini, relativamente alla comparsa di malattie dei residenti in quella zona, acquisendo documentazioni scientifiche e rifacendosi a studi epidemiologici. Insieme ad un avvocato l’attivista di Hinkley ha promosso una class-action. I 634 cittadini querelanti ammalatisi per colpa delle acque contaminate hanno ricevuto come risarcimento la somma di 333 milioni di dollari. Naturalmente questa mia storia sarà calata nel contesto di Massa Carrara.
Gli amici del Coordinamento augurano a Franco i migliori auguri per la buona riuscita del suo progetto!
Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione e le bonifiche:
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana – Movimento Consumatori Nazionale – Movimento Consumatori Toscana – Comitato Acqua alla gola – Comitato Cittadini e Ambiente di Massa Carrara – Comitato Acqua di tutti – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Associazione Phoenix Cinematografica