LE ASPETTATIVE DISATTEE DEL SIN-SIR A MASSA CARRARA
25 Novembre 2019CHI INQUINA PAGA. QUESTO PREVEDE LA LEGGE.
13 Dicembre 2019Il 4 dicembre 2019, l’inviata RAI con la troupe della redazione di 1 mattina Carlotta Ricci, hanno ‘puntato’ le telecamere sull’area S.I.N. (*) di Massa Carrara per una intervista agli attivisti e alle attiviste che, in questa provincia, si occupano di sensibilizzare i cittadini riguardo all’inquinamento ambientale e di sollecitare l’avvio delle bonifiche dell’area, attese da oltre trenta anni. Sono state intervistate Clara Gonnelli (Presidente ADiC Toscana e membro del Coordinamento dei Comitati, delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico) e Alessandra Del Bianco di Carrara facente parte dell’Associazione “Amico di Valerio” O.N.L.U.S. (Un’associazione accreditata dall’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer di Firenze composta da Genitori di bambini affetti da patologie oncologiche cerebrali). Erano con loro Ersilia Mignani del Comitato Acqua alla gola, Ruxandra Geblescu, e l’avv. Francesco Petitti del Coordinamento legale dell’ADiC.
Le interviste si sono svolte in collegamento con lo studio RAI di Roma i cui conduttori sono Valentina Bisti e Roberto Poletti. In studio un importante ospite, il dott. Ferdinando Laghi presidente internazionale dell’ ISDE (International Society of Doctors for Environnement). Il tema che è stato affrontato riguarda le bonifiche delle aree SIN (**) ed i risultati del Quinto Studio SENTIERI realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità dal quale emerge, per la prima volta, la correlazione tra sostanze inquinanti e la comparsa di patologie (soprattutto tumorali ma non solo), nonché il numero di morti che in queste aree contaminate risultano superiori rispetto a quelle che non lo sono.
(*) S.I.N. Un sito di interesse nazionale
(SIN) è un’area contaminata estesa, classificata
come pericolosa e quindi da sottoporre ad interventi di bonifica per evitare
danni ambientali e sanitari.
I SIN sono individuati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare e
del Territorio d’intesa con le Regioni in relazione alle caratteristiche del
sito inquinato (estensione, densità di popolazione), alle quantità e
pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente
circostante in termini sanitari e ecologici nonché di pregiudizio per i beni
culturali e ambientali. [Fonte ARPAT]
(**) Ve ne sono 58 in Italia. Per 41 di essi le bonifiche sono a carico del Ministero dell’Ambiente e 17 ricadono sulle Regioni e sono stati stanziati più di 3 miliardi di euro. Per Massa Carrara sono tati stanziati 25 milioni e mezzo di € a carico del Ministero e € 3.900.000 a carico della Regione Toscana (di cu i €200.000 assegnati all’ARPAT per le analisi).