Prendiamo atto dai quotidiani del 7 e 8 dicembre scorsi, che i sindaci dei comuni di costa di Carrara, Massa, Collesalvetti, Livorno, Orbetello, Piombino, nei cui rispettivi territori gravitano gli adempimenti relativi alle bonifiche delle aree S.I.N. (Siti di Interesse Nazionale), hanno firmato un patto di alleanza con Confindustria Livorno-Massa-Carrara per promuovere lo sviluppo territoriale.
Ci fa piacere che i sindaci di costa si coordinino e che dialoghino attivamente con le categorie economiche, ma il Coordinamento delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico (Coordinamento), vuole loro ricordare, a chiare lettere, che il primo patto lo devono stipulare con i cittadini e che ogni scelta deve essere presa in maniera trasparente e partecipata. I nostri territori nel corso di molti anni, hanno pagato e stanno pagando pesantemente in termini di perdita di salute, di inquinamento ambientale e occupazionale (ci riferiamo soprattutto alle industrie chimiche), a causa di gestioni politiche e negligenze amministrative che nel corso di molti anni, hanno lasciato un’eredità pesantissima nel territorio che siamo stati costretti a subire, senza essere informati e senza che si sia riusciti ad individuare le responsabilità di questo disastro ambientale.
Dalla lettura dei giornali sembra che il presidente degli industriali costieri Alberto Ricci, inserisca le bonifiche tra le quattro priorità della reindustrializzazione dei territori… una priorità che egli pare voglia raggiungere con urgenza ma senza nessuna “caccia all’untore, dispendiosa e soprattutto inefficace”.
Con questa frase ci sorge il dubbio,che partendo anche dalla constatazione delle lungaggini legate alle bonifiche delle aree italiane SIN altamente inquinate (definite “monumento all’inefficienza”), voglia far passare il messaggio che per velocizzare le bonifiche si debbano tralasciare le eventuali responsabilità nei confronti di chi ne è stato responsabile.
Ormai i dati analitici rispetto ai terreni e alle falde inquinate parlano chiaro e non c’è bisogno di fare la caccia alle streghe per poterli verificare! Basta andare all’ultimo rapporto dell’ARPAT, uscito proprio in questi giorni, dal quale emerge tutto lo scempio fatto ai territori dove si trovavano o si trovano ancora insediamenti chimici industriali.
Ma per fortuna anche il mondo della ricerca scientifica è andato avanti ed ormai essa avvalora quanto da tempo i cittadini residenti nelle aree contaminate da sostanze chimiche sospettavano. Infatti, in occasione della trasmissione Rai Uno Mattina – alla quale hanno partecipato anche alcuni membri del nostro Coordinamento ed una rappresentante di ‘Amico di Valerio ONLUS’ http://www.amicodivalerio.org/new-site/ che è un’ associazione oncologica pediatrica accreditata dall’ospedale pediatrico Mayer di Firenze – il presidente internazionale dell’ISDE Ferdinando Laghi (Medici per l’ambiente), rifacendosi al Quinto Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità SENTIERI (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento pubblicato lo scorso giugno), relativamente al rapporto tra questi siti inquinati e la comparsa di malattie, asserisce ai microfoni Rai che “il rapporto è molto diretto e anche numericamente definito, praticamente si calcola, proprio dallo studio SENTIERI che 1500 persone ogni anno muoiono prematuramente per il solo fatto di abitare in queste aree inquinate e le persone che ci abitano rappresentano quasi un decimo della popolazione italiana pari a sei milioni di persone….” (Stralcio dell’intervista).
Volevamo ricordare ai sindaci e anche al presidente Ricci, che sempre lo stesso studio SENTIERI, per quanto riguarda Massa Carrara riporta un aumento di tumori nei giovani adulti e nell’infanzia“…nei giovani adulti (20-29 anni) per i quali si segnala anche un eccesso di mortalità per tutti i tumori e in particolare per leucemie. Queste ultime risultano in eccesso anche in età pediatrica (vedi pag. 98 dello studio)”.
I soggetti che compongono il Coordinamento, chiedono con urgenza ai sindaci che rappresentano la cittadinanza:
COORDINAMENTO DEI COMITATI E DELLE ASSOCIAZIONI PER LA DEPURAZIONE, LE BONIFICHE e LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana – Comitato Acqua alla gola – Associazione Phoenix Cinematografica – Comitato Salute e Ambiente di Massa Carrara – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Movimento Consumatori Nazionale – Movimento Consumatori Toscana