Non si può non intervenire di fronte alle dichiarazioni fatte in una diretta Facebook dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani (diretta da lui stesso cancellata, ma ormai pubblicata in diverse testate giornalistiche on line). La diretta aveva l’intento di spiegare ai sindaci della provincia di Pistoia la bontà del progetto ENI a Stagno (LI), dove dovrebbe essere costruito un mega inceneritore. Il presidente si è però lasciato andare a dichiarazioni che hanno creato sconcerto nella cittadinanza, in alcuni partiti, nei comitati e nelle associazioni che hanno risposto immediatamente e in maniera molto dura.
Affermazioni come “…Vo a dritto con i carri armati… se non si fa l’inceneritore a Livorno”, fatte da un esponente istituzionale e attuale candidato alla presidenza della Regione Toscana sono gravi nel lessico, risultano essere antidemocratiche (quando parla usa sempre il pronome ‘io’ e mai ‘noi’) e non sono assolutamente condivisibili nella sostanza… o quanto meno, non lo sono per i firmatari di questo comunicato.
Quello che lascia sbalorditi i cittadini è che si debba assistere a queste continue ed estenuanti campagne elettorali (che in questi due mesi di emergenza Coronavirus ci eravamo risparmiati) fatte di annunci roboanti provenienti da ogni parte politica, consistenti in espressioni verbali che non esprimono con chiarezza quali sono i reali obiettivi del candidato/a, e talvolta anche ritrattati, perché ritenuti magari troppo sconvenienti per una campagna elettorale.
Ebbene, le persone non ne possono più dei balletti di certa politica, che sa tanto di concertazione e che alla fine appare ai loro occhi come una sorta di gioco delle parti.
Ma chiaro lo è stato fin troppo, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, nell’affermare che lui, il mega inceneritore a cui afferiscono rifiuti anche da altre parti della Toscana, lo vuole. E lo vuole a tal punto da asserire di volersi mettere contro tutti coloro (cittadini, comitati, partiti, associazioni ecc.) che ostacoleranno la costruzione di questo impianto che dovrebbe essere insediato nella provincia di Livorno, qualora egli sia eletto presidente della Regione Toscana. Non solo, per giustificare le sue affermazioni chiama anche in aiuto le politiche europee sull’economia circolare! Peraltro una richiesta di aiuto impropria, perché l’Europa non raccomanda più la costruzione di inceneritori ma, caso mai, un’attenta differenziazione dei rifiuti e la realizzazione di prodotti progettati fin dalla loro nascita per non generarli.
Signor presidente, fare economia circolare non significa ‘raccattare’ i rifiuti da ogni dove e bruciarli attraverso un mega impianto che inquina. E non si può continuare a raccontare la favola che dagli inceneritori esce vapore acqueo. A Massa Carrara, come da altre parti d’Italia, dove c’è stato un inceneritore e fabbriche inquinanti, si ritrovano ancora le diossine e altri veleni dopo 40 anni dalla chiusura degli impianti!
Inoltre, ci sembra di capire che Giani sostenga che, l’uso di questi impianti di incenerimento, permetterebbe di abbassare la TARI (Tassa sui Rifiuti). Noi sappiamo che nei comuni, come quello di Treviso, nel quale la differenziazione dei rifiuti è tra le più alte d’Italia, la TARI è diminuita, ma gli inceneritori si sono chiusi e non ampliati!
Inoltre, in base a quanto letto in questi giorni sui giornali, i cittadini non riescono a capire nemmeno le dichiarazioni che sarebbero state rilasciate dal sindaco di Livorno Luca Salvetti. Infatti il primo cittadino, a partire dalla constatazione che la sua città è troppo martoriata dall’inquinamento, suggerirebbe a Eugenio Giani di costruire un inceneritore in un’altra parte della Toscana. Noi pensiamo che questi impianti non siano da distribuire ‘equamente’ in tutta la regione, ma che al contrario non vadano proprio fatti!
Finché la politica locale, regionale, nazionale non dialogherà davvero con i cittadini e non si farà portatrice delle loro istanze, il divario con la politica sarà sempre più grande e si continuerà a generare ulteriore inquinamento in una terra che ci sta dando segnali molto allarmanti.
Forse per questi politici e amministratori della cosa pubblica, non è ancora sufficiente il tributo di morti che ci descrive lo studio epidemiologico SENTIERI, relativamente al rapporto tra incidenza di mortalità e inquinamento nei SIN (Siti di Interesse Nazionale altamente inquinati che il Ministero dell’Ambiente ha inserito tra quelli da bonificare, come lo sono anche Livorno e Massa Carrara). Questo studio, molto chiaramente, evidenzia un rapporto che è molto diretto e numericamente definito: 1500 persone ogni anno muoiono di tumore solo perché abitano in questi siti inquinati. Questo non è più tollerabile!
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana (Associazione regionale di Consumatori)
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Comitato Apuano salute e ambiente della provincia di Massa Carrara
Magliette bianche di Massa Carrara
Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati Ambientali della provincia di Grosseto
Per informazioni 339 194 6861 – 335 68 60 992