Con la petizione nella piattaforma CHANGE.ORG il Coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico” fa appello ai cittadini affinché sostengano con una semplice firma on line, quanto è stato esposto nell’atto che è stato depositato nei giorni scorsi in Procura della Repubblica del Tribunale di Massa Carrara, in relazione alle problematiche di gestione dell’impianto di depurazione delle acque reflue Lavello 1 di Massa. Nell’esposto è stato chiesto:
DI SEGUITO IL CONTENUTO DELLA PETIZIONE:
Il 7 gennaio 2019 l’impianto di depurazione delle acque reflue denominato Lavello 1 di Massa, gestito dalla società in house GAIA SpA (Società a capitale pubblico = soldi dei cittadini), è stato sottoposto dalla Procura di Massa a vincolo di sequestro preventivo (1), perché gran parte dell’impiantistica risultava non funzionante. Motivo per cui sarebbero stati sversati nel vicino torrente Lavello, che sfocia in mare, sostanze pericolose per la salute e l’ambiente. Dall’indagine condotta dalla Procura, insieme alla Capitaneria di porto di Marina di Carrara, è emerso inoltre che il depuratore non aveva nemmeno l’autorizzazione agli scarichi nelle acque superficiali da almeno 7 anni.
A seguito del successivo dissequestro, la Procura (marzo 2019), ha ordinato al gestore Gaia SpA delle misure urgenti per la ristrutturazione degli impianti (che prevedevano una scadenza di fine lavori).
A varie istanze degli utenti sulle richieste di rimborso della tariffa di depurazione per inefficienza del servizio, GAIA SpA ha risposto negativamente.
In questo ultimo anno, si sono susseguiti vari divieti di balneazione. Gli ultimi due risalgono ai giorni scorsi, e sono stati messi in relazione anche agli impianti di depurazione del secondo depuratore (Lavello 2), inaugurato solo nel 2015 (costato 12,5 milioni di euro, ma altri soldi sono stati investiti successivamente) per assicurare una depurazione efficace alla popolazione del luogo ma, nonostante le promesse, così non è stato (2).
A niente sono valse le proteste dei cittadini che hanno portato all’attenzione delle istituzioni competenti, l’incresciosa situazione che porta forti disagi ai residenti, per la presenza di miasmi maleodoranti che li costringono a chiudersi in casa.
Inoltre, ogni volta che piove in maniera un po’ più copiosa e che l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ARPAT, riscontra cariche batteriche elevate (fino ad anche 40 volte superiori ai limiti consentiti dalla legge), vengono attivati dai Comuni dei divieti di balneazione, che comportano conseguenze negative anche per il comparto turistico, in quanto rappresentano un danno di immagine per il territorio e conseguentemente per l’economia locale (3).
Ogni qualvolta le proteste dei cittadini – che non vedono una risposta alle loro istanze – si acuiscono, GAIA SpA annuncia ingenti interventi economici di vario tipo agli impianti o ai processi di depurazione! Ed i cittadini sono veramente stanchi di questa situazione e vorrebbero vedere risolti i problemi che si trascinano ormai da anni.
*Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana APS (Associazione regionale di consumatori) – Associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa’ – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Movimento Consumatori APS (Nazionale) – Comitato Apuano salute e ambiente della provincia di Massa Carrara – Magliette bianche di Massa Carrara.
2 [Dichiarazioni in occasione dell’inaugurazione dell’impianto].
3 [Video girato da un cittadino residente, trasmesso all’ADiC Toscana]