NO ‘SOCIETA’ BENEFIT’, MA ACQUA REALMENTE PUBBLICA!!!
14 Settembre 2020CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DELL’ADIC-TOSCANA aps
18 Settembre 2020COMUNICATO STAMPA del 16/09/2020
Sono una cinquantina i soggetti, che si occupano di ambiente e difesa dei diritti, tra associazioni e comitati di cittadini, che hanno sottoscritto la petizione lanciata dal “Coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico” Carrara.L’appello riguarda le bonifiche del SIN di Massa Carrara, ma la problematica, per il riscontro che ha avuto, è evidentemente condivisibile da altre realtà a livello nazionale, regionale e locale*, che hanno aderito convintamente e solidalmente.
In Italia di questi siti potenzialmente altamente inquinati da sostanze chimiche ce ne sono 58, per le cui bonifiche lo Stato ha stanziato un finanziamento complessivo di oltre 3 miliardi (ovviamente a carico dei cittadini).
Le diverse matrici ambientali delle aree dei Comuni di Massa e di Carrara, sono da molti anni oggetto di studio (suolo, sottosuolo ed acque di falda), per valutarne il grado di contaminazione determinato dalla pregressa insistenza di numerosi insediamenti industriali sulle stesse (Fonte ARPAT).
Nel 2020 si è conclusa la cosiddetta fase di ‘caratterizzazione delle falde’, che dovrebbe portare gli organi preposti a definire un progetto di bonifica e successivamente la bonifica delle aree inquinate.
I cittadini con questa petizione, in un’ottica collaborativa, intendono porre alle istituzioni degli interrogativi e chiedono delle risposte.
Di seguito la petizione.
PETIZIONE
CHI HA INQUINATO LE FALDE ACQUIFERE DELL’AREA EX FARMOPLANT DI MASSA?
IL TAR DI FIRENZE ACCERTI LE RESPONSABILITA’ ALLA LUCE DEI NUOVI RISULTATI DELLO STUDIO CONDOTTO DALLE ISTITUZIONI COMPETENTI
Al Presidente del Consiglio Avv. GIUSEPPE CONTE
Al Ministro dell’Ambiente (MATTM) Dott. SERGIO COSTA
Al Ministro della Giustizia ALFONSO BONAFEDE
Al Presidente ISPRA Dott. STEFANO LAPORTA
Al Presidente della Regione Toscana ENRICO ROSSI
All’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana FEDERICA FRATONI
Al Direttore Generale ARPAT MARCELLO MOSSA VERRE
Al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità SILVIO BRUSAFERRO
Al Sindaco di Massa FRANCESCO PERSIANI
Al Sindaco di Carrara FRANCESCO DE PASQUALE
La Zona Industriale Apuana di Massa-Carrara è stata sede di industrie chimiche che, nel corso di almeno 50 anni, hanno rilasciato nell’ambiente una molteplicità di sostanze inquinanti ad azione cancerogena, mutagena, teratogena ecc. Ciò ha fatto sì che un’area comprendente inizialmente circa 16 km quadrati sia stata classificata dallo Stato italiano come SIN[1].
I siti d’interesse nazionale[2], ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.).
L’area fortemente inquinata ed inserita nell’attuale perimetro SIN di Massa-Carrara (116 ettari totali) corrisponde alle superfici ex Montedison/Farmoplant, ex Rumianca/Enichem (oggi Syndial SpA), ex Ferroleghe (oggi Consorzio Investimenti Produttivi Srl) ed ex Sabed/Bario (oggi Solvay Chimica Italia SpA), luoghi da cui avrebbero avuto origine le principali sorgenti di contaminazione e la cui bonifica è di competenza del ministero dell’Ambiente.
Da 32 anni la popolazione apuana attende infatti le bonifiche, affinché siano allontanati i veleni che hanno portato Massa-Carrara ad essere una delle province con il più alto tasso di tumori ed altre patologie spesso riconducibili all’inquinamento chimico residuale di un SIN in Italia. Ma la contaminazione chimica rappresenta anche un impedimento per promuovere pienamente lo sviluppo turistico-ricreativo ed artigianale di questo territorio (non appetibile per gli investitori a causa dei vincoli che la mancata bonifica determina per la zona industriale).
La Edison SpA (ex Montedison), ha sempre sostenuto di non essere responsabile dell’inquinamento della falda acquifera soggiacente l’area occupata un tempo dal suo stabilimento a Massa, in virtù della barriera idraulica installata e gestita da essa fin dal 1984 (quando ancora lo stabilimento era in produzione), addossandone la responsabilità alla confinante area ex Rumianca/Enichem (oggi Syndial SpA).
La Edison SpA ha così presentato un ricorso al TAR di Firenze (il processo dovrebbe tenersi ad ottobre) contro ministero dell’Ambiente, ISPRA ed ARPAT, perché non intende effettuare a sue spese la bonifica di detto acquifero, con il rischio di allocarne i costi alla collettività.
Ma nell’ultimo studio (di 360 pagine) per la caratterizzazione delle falde “Caratterizzazione ambientale e modellazione del flusso di falda e trasporto degli inquinanti SIN-SIR di Massa Carrara finalizzata alla definizione degli interventi di bonifica”, illustrato lo scorso 5 agosto dalla società in house Sogesid SpA[3] ai sottoscrittori dell’Accordo di programma per le bonifiche del SIN/SIR apuano, stipulato nel 2016 e perfezionato nel 2018, i dati acquisiti a seguito delle ultime due campagne di analisi effettuate nella falda[4] avrebbero evidenziato questo nuovo scenario: il fosso denominato Lavello, che si trova al confine tra Massa e Carrara, dove erano insediati gli stabilimenti chimici industriali, avrebbe agito da spartiacque sotterraneo ed i veleni presenti nella falde ex Farmoplant ed ex Rumianca non si sarebbero mai mescolati.
DATA LA SITUAZIONE, I SOGGETTI SOTTOSCRITTORI DELLA PETIZIONE, CHIEDONO AL TAR DI FIRENZE
Di prendere in considerazione in sede di giudizio, i risultati dell’ultimo studio “Caratterizzazione ambientale e modellazione del flusso di falda e trasporto degli inquinanti SIN-SIR di Massa Carrara finalizzata alla definizione degli interventi di bonifica”, inviato lo scorso 24 luglio dalla società in house Sogesid SpA a ministero dell’Ambiente e Regione Toscana, per quel che riguarda la situazione di grave inquinamento ambientale persistente nella falda sottostante l’area ex Montedison/Farmoplant di Massa, allo scopo di accertare le responsabilità di tale contaminazione.
LINK:
- I risultati della prima campagna di monitoraggio in vista della progettazione della bonifica (Fonte ARPAT) http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2019/la-falda-del-sin-di-massa-carrara
- Quinto rapporto S.E.N.T.I.E.R.I.(Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento promosso e finanziato dal Ministero della Salute) pagg. 98-99-100
PER INFORMAZIONI 339 194 6861 clara.gonnelli1975@gmail.com
ADESIONI*
-Coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico (SIN di Massa Carrara):
– Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana APS (Associazione di consumatori regionale)
– Associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa’
– Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua (Regionale)
– Comitato Apuano salute e ambiente della provincia di Massa Carrara
– Movimento Consumatori APS (Associazione Nazionale)
– Magliette bianche di Massa Carrara
– Magliette Bianche Italia
– Forum Italiano dei movimenti per l’acqua (Associazione Nazionale)
– Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute (Associazione Nazionale)
– trentadue L’ecoapuano (Mensile di politica, cultura e ambiente)
– Fridays For Future Carrara
– Fridays For Future Massa
– Legambiente (Nazionale)
– Gruppo d’Intervento Giuridico GriG (Associazione Nazionale)
– Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente Massa Carrara (ISDE)
– Associazione Alleanza Beni comuni Pistoia ODV
– Comitato Obiettivo Periferia – Pistoia
– Crisoperla… Liberi da parassiti. Associazione biologica per l’economia solidale
– Forum Ambientalista Toscano
-Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro – Alessandria
-Comitato Acqua Bene Comune Valdarno
-IBS-Inter-rete Beni comun e Sostenibilità
-Sezione Apuo-Lunense di Italia Nostra
– Coordinamento dei Comitati e Associazioni Ambientali di Grosseto
-Medicina Democratica Livorno
-Italia Nostra Toscana
-EHPA Associazione per la tutela della salute e dell’ambiente (Basilicata)
– LLB (Liberiamo la Basilicata)
– Comitato L’Acqua di tutti Massa
– Stigmamente Arte Media e Psichiatria di Manfredonia (Puglia)
– Associazione “mal’aria Falconara (Marche) (SIN)
– Associazione Ondaverde Falconara (Marche) /SIN)
– I cittadini del SIN di Piombino (SIN)
– Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico di Brescia (SIN)
– I cittadini del SIN di Milazzo (Sicilia)
– Comitato Ambientale di Casale (Prato)
– Gruppi di Acquisto Solidale di Carrara (GAS)
– Tavolo di lavoro ‘Basta Veleni Brescia’ (SIN)
– VerdeSardegnaPulita – Magliette Bianche SIN Sulcis Iglesiente (Sardegna)
– Comitato stop veleni Augusta Priolo Melilli Siracusa (SIN)
– Comitato Difendiamo la nostra salute Prato
– Italia Nostra Toscana
– Accademia Apuana della Pace
– Magliette Bianche di Cagliari
ADESIONI SUCCESSIVE:
– Comitato Cittadini contro la discarica di EX Cava Viti (ora Cava Fornace)
– Salviamo le Apuane e la Rete dei comitati per la difesa del territorio
– Associazione Leonardo Massa
– Gruppo di acquisto solidale I’Gasse di Prato
– Legambiente Pistoia
*Le adesioni rimangono aperte anche dopo l’invio della presente petizione per affrontare insieme il tema delle bonifiche.
[1] Mappa censita dall’ISPRA (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dei siti inquinati da bonificare in Italia, tra cui quello di Massa Carrara:https://www.isprambiente.gov.it/files2017/temi/siticontaminati/LocalizzazioneesuperficieSIN_rev_aprile_2019.pdf
[2] Definizione di SIN (Fonte ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
[3] Sogesid SpA è una società in house che opera in qualità di soggetto attuatore degli interventi per il ministero dell’Ambiente in collaborazione con Regione Toscana, Arpat, comuni di Massa e di Carrara
[4] Dati rilevati nel corso delle due campagne di monitoraggio della falda SIN/SIR di Massa-Carrara, effettuate nel 2018-2019 dall’Associazione temporanea di imprese costituita da Tb Teseco bonifiche Srl, Palma Services Srl, Biochemie Lab Srl ed Aquale Spr, implementati da Sogesid SpA secondo un modello numerico di flusso e trasporto degli inquinanti, finalizzato al dimensionamento degli interventi di messa in sicurezza e bonifica.