COMUNICATO STAMPA DEL 9/11/2020
Domenica scorsa, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Tirreno sulla pagina Toscana Economia, abbiamo letto le seguenti dichiarazioni del presidente e amministratore delegato della Franchi Umberto Marmi (la cui società di Carrara è quotata in borsa), “… la nostra fortuna è che il distretto di Carrara è riconosciuto a livello globale per l’assoluta esclusività del suo marmo…. La grande attenzione alla cultura del marmo, il sostegno allo sviluppo socio-economico, il rispetto all’integrazione con il territorio sono il tratto distintivo di un brand…”.
Alla domanda della giornalista relativamente a come la società intenda fronteggiare la crisi economica determinata dal Covid 19, si riporta sul giornale, che sarebbe proprio a partire dai presupposti di cui sopra, che la medesima società avrebbe intrapreso “…una direzione in cui si inserisce la certificazione ambientale Life Cycle Assessment/LCA-EPD. Certificazione volontaria – dice Umberto Franchi – che abbiamo implementato: un vero marchio ecologico del marmo che dimostra il basso impatto ambientale, per esempio rispetto ai prodotti ceramici e affini…“.
Il CCA dbr – Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico (*) che è composto da diversi soggetti che si occupano di tematiche ambientali e della difesa dei diritti, nel prendere atto di queste dichiarazioni, chiede:
Dall’articolo risulta inoltre che l’ecologicità del processo sia valutata in rapporto alla produzione di ceramiche. Riteniamo che il semplice paragone con processi produttivi più inquinanti non basti a garantire la tutela dell’ambiente. Si ricorda che la marmettola, secondo quanto dichiarato dall’A.R.P.A.T., è “fortemente inquinante”, per l’ecosistema, è inquinante per l’azione meccanica: riempie gli interstizi, ed impermeabilizza le superfici, perciò elimina gli habitat di molte specie animali e vegetali, modifica i naturali processi di alimentazione della falda, rende più rapido lo scorrimento superficiale delle acque (in pratica è come se il fondo del fiume fosse cementato), infiltrata nel reticolo carsico, modifica i percorsi delle acque sotterranee e può esser causa del disseccamentodi alcune sorgenti e/o del loro intorbidamento”.
Per informazioni 339 194 68 61
(*) Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana APS (Associazione di consumatori regionale) – Associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa’ – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua (Regionale) – Comitato Apuano salute e ambiente della provincia di Massa Carrara – Movimento Consumatori APS (Associazione Nazionale) – Magliette bianche di Massa Carrara
Con il supporto del Forum Italiano dei movimenti per l’acqua