LA CAMPAGNA #acquainborsaNOgrazie. Il CCA dbr CHIEDE AI COMUNI SOCI DI G.A.I.A. SpA SE VOGLIONO UNA SOCIETA’ PUBBLICA O PRIVATA CHE GESTISCA L’ACQUA.
28 Febbraio 2021COSTI DELLE BOLLETTE IDRICHE. IN PROGRAMMA UN CONVEGNO NAZIONALE IN PIATTAFORMA WEB PROMOSSO DAL CCA dbr, FEDERLBERGHI APUO-VERSILIESE E FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
10 Marzo 2021COMUNICATO STAMPA DEL 4/03/2021
Complessivamente sono 200 in tutta Italia e 25 in Toscana, tra cui l’ADiC Toscana, le associazioni ed i comitati locali che hanno inviato al Governo, al Parlamento e alla Commissione europea una lettera aperta sulla valutazione degli impatti ambientali e altre tipologie di valutazioni. Questa missiva comune, parte dal principio che tutto ciò che riguarda la salute, il clima, la biodiversità debbano passare per una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), una Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), una Valutazione Ambientale Strategica Ambientale Strategica (VAS) e una Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A).
“E’ bene che i cittadini imparino a conoscere il significato di queste sigle e a pretendere che i risultati di queste valutazioni siano applicate ad ogni processo e, soprattutto, che questi processi siano resi TRAPARENTI E TRACCIABILI per i cittadini. Noi – dichiara la presidente regionale dell’ADiC Toscana Clara Gonnelli – consideriamo questi elementi come fondanti per arrivare a valutare oggettivamente e scientificamente la sostenibilità di ogni processo, sia che essi riguardino gli impatti sull’ambiente, o quelli sulla salute o sull’economia. Abbiamo pertanto voluto condividere i contenuti di questa lettera perché, essi si attagliano, anche se con specificità e peculiarità diverse rispetto ad altre zone d’Italia, a ciò che si è determinato nel territorio apuano nel corso degli anni fino ad arrivare ad oggi, per non aver tenuto in considerazione i parametri essenziali di sostenibilità”.
Da molto tempo, si pagano scelte strategiche e produttive sbagliate: come quella di aver insediato a suo tempo, in un territorio a vocazione turistica, degli stabilimenti chimici industriali (tanto più che si presume siano stati gestiti in maniera sconsiderata, visto che a Massa Carrara quasi venti km quadrati sono stati classificati dal Ministero dell’Ambiente sede SIN-SIR e che a distanza di oltre 30 anni questo sito non è ancora bonificato), di avere dato il consenso ad una discarica come quella della ex cava Viti che si trova in una zona ricca di biodiversità, di aziende agricole, a pochi metri dai centri abitati e vicino ad un’oasi protetta (Lago di Porta): una discarica che accoglie amianto e altri materiali pericolosi per la salute e per l’ambiente. Di vedersi devastate ogni giorno di più le Alpi Apuane (un bene comune) con un sistema estrattivo del marmo che ha distrutto gli eco-sistemi acquatici e ha prodotto marmettola (Scarti della lavorazione in polvere) la cui depurazione grava sulle tasche dei cittadini e non di chi inquina.
E’ per questi ed altri motivi (che stiamo affrontando con il CCA dbr che sono Associazioni e comitati afferenti alle questioni di Massa Carrara) che non stiamo ad elencare, che riteniamo essenziale aderire a questa lettera rivolta alle massime cariche istituzionali nazionali ed europee, affichè si ponga il massimo dell’attenzione, a tutti i livelli, sullo stato di attuazione delle direttive europee concernenti le valutazioni e le autorizzazioni ambientali.
ADiC Toscana aps
Per informazioni 339 194 68 61