APPELLO AI SINDACI: “ACQUA PUBBLICA SI’ GRAZIE”. ALCUNI COMUNI SOCI DI GAIA SPA HANNO GIA’ VOTATO NEI CONSIGLI COMUNALI DI DUE ANNI FA PER LA TRASFORMAZIONE DELLA SPA IN AZIENDA SPECIALE CONSORTILE

COSTI DELLE BOLLETTE IDRICHE. IN PROGRAMMA UN CONVEGNO NAZIONALE IN PIATTAFORMA WEB PROMOSSO DAL CCA dbr, FEDERLBERGHI APUO-VERSILIESE E FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
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COMUNICATO STAMPA del 18/03/2021

“Quanto dichiarato, dall’assessore di Forte dei Marmi, Enrico Ghiselli ad un noto quotidiano in questi giorni, relativamente alla ridiscussione in Consiglio comunale sul tema della trasformazione del servizio idrico integrato di Gaia SpA – dichiarano i membri del CCA db (*) –  ci auguriamo rappresenti unicamente un bisogno di ulteriore chiarimento affinché, anche la minoranza dei consiglieri comunali che due anni fa non aveva votato la mozione a favore della trasformazione di Gaia, potesse avere un’altra possibilità per convincersi.

Infatti, ci risulta che i Consigli comunali di Forte dei Marmi, insieme a quelli di MassaCarraraStazzemaPietrasanta (senza stare a citare le rispettive delibere), avevano già espresso la loro decisione attraverso il voto, a maggioranza o all’unanimità, per una forma di gestione pubblica, richiesta dai cittadini.  A questo punto chiediamo ai sindaci dei suddetti comuni quando intendono recepire le mozioni espresse dai Consigli comunali in favore della trasformazione della SpA in AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PUBBLICA”.

“Quello che ci aspettiamo – proseguono i rappresentanti del CCA dbr – è che queste istanze dei Consigli vengano prontamente portate alla prossima assemblea di Gaia e votate. Agire al contrario starebbe solo a significare una totale delegittimazione delle loro decisioni. Affinché questo non avvenga è solo necessario completare l’iter istituzionale e che i sindaci dei vari comuni, finalmente recepiscano la volontà dei consiglieri comunali, traducendola in un voto nell’assemblea della partecipata Gaia.

Inoltre, per quanto riguarda il comune di Camaiore, ci farebbe piacere sapere a quale conclusione sia arrivato il sindaco Alessandro Del Dotto, dopo che aveva espresso ad un quotidiano molte perplessità riguardo alla forma di gestione societaria del servizio idrico integrato, portandolo a dichiarare che “ Negli anni sono state riscontrate non poche criticità che hanno segnalato l’esistenza di meccanismi di governance, determinati dalle leggi nazionali, che si concretizzano nel meccanismo che lega la copertura degli investimenti alla sola copertura tariffaria”. Oltre a ciò, egli richiese anche con un atto specifico (protocollato il 27/3/19 n. 18739 del 27/03/10) che Gaia si munisse di “uno studio sulle possibili forme giuridiche utilizzabili”.

Ad ora, possiamo solo constatare che il comune di Carrara ha ribadito la propria volontà di essere favorevole alla trasformazione del gestore idrico integrato e lo ha espresso chiaramente anche sulla stampa il vice sindaco Matteo Martinelli.

Che nei mesi scorsi anche il sindaco di Tresana Matteo Mastrini, ci aveva trasmesso una lettera del 13/8/2019 sottoscritta anche dai sindaci di Licciana Nardi Renzo Martelloni e di Casole in Lunigiana  Riccardo Ballerini e consegnata all’assemblea dei soci di Gaia, in cui  si chiedeva, nell’interesse dei cittadini, di avviare subito il percorso di trasformazione della società  in Azienda Speciale Consortile.

Dobbiamo constatare inoltre, con grande disappunto, che il Comune di Massa, nonostante che la ripubblicizzazione del servizio idrico fosse stata inserita tra i punti fondamentali della campagna elettorale (vedi articolo del 3/7/18 del quotidiano on line ‘La Voce Apuana’) in cui l’attuale sindaco avrebbe riportato “…una rete idrica allo sfascio e da bollette troppo care per tutti. Se chiamati ad amministrare Massa, procederemo rigettando Gaia. Sosterremo soltanto quei progetti, a gestione locale, che prevedano di investire su un servizio idrico integrato di natura pubblica, finalizzato ad applicare la volontà popolare contro la privatizzazione dell’acqua” , oggi pare proprio che abbia cambiato opinione.

Infatti il sindaco Francesco Persiani di Massa,  a fronte del voto favorevole del suo Consiglio Comunale, pare abbia disatteso tutto quanto e si sia pronunciato, nonostante la contrarietà espressa pubblicamente da alcuni consiglieri, NON per un cambiamento verso un’azienda pubblica ma in favore di società di diritto privato: ovvero la Società Benefit SpA e in un secondo momento un’altra forma societaria denominata Società consortile s.r.l. (con le dichiarazioni pubbliche dell’assessore di Massa Pier Lio Baratta).

Il CCA dbr che non si vuole rassegnare a questo stato di cose, la scorsa settimana ha inviato una lettera a tutti e 46 sindaci dei comuni affinché si esprimano chiaramente e dicano ai cittadini e alle imprese come vogliono gestire un bene pubblico come l’acqua.

A fronte di decisioni non prese, oggi i cittadini che hanno come gestore Gaia, possono solo toccare con mano e con le proprie tasche un costo delle bollette esagerato: anche  due o tre volte superiore a quelle delle altre  realtà italiane tanto che, ad esempio, una delle categorie economiche più colpite dalla crisi pandemica, come quella di Federalberghi apuo-versiliesi, ha dichiarato proprio oggi alla stampa che, ancor prima della crisi certi alberghi, per evitare il distacco dei contatori, erano costretti a richiedere mutui bancari, a fronte di bollette che vanno dai 4.500 agli 8.500 euro, fino ad arrivare per gli hotel di più ampia dimensione anche a 132.000 euro. Non è un caso che, sempre oggi, gli albergatori si siano espressi pubblicamente auspicando un’Azienda Speciale Consortile pubblica.

Il CCA dbr                                                                    Federalberghi Apuo-Versiliese