COMUNICATO STAMPA DEL 31 MAGGIO 2021
GAIA, non finisce mai di stupire. Come si fa ad affermare che i bonus per il COVID-19, cioè l’ insignificante cifra di 35 euro, riconosciuta a 4.400 utenze, è un’elargizione della società che non grava sulle tariffe, ma è una parte delle somme disponibili del gestore proveniente dai suoi bilanci?
I bilanci non producono risorse, semmai riepilogano tutte le entrate di GAIA che provengono esclusivamente dalle tariffe, cioè dalle bollette che gli utenti pagano. Le somme disponibili, in verità poche, visto che GAIA ha difficoltà, per sua stessa ammissione nei bilanci, ad onorare i propri impegni, sono comunque un onere incluso nelle tariffe.
Se, poi, dal 2018, secondo i piani tariffari predisposti dall’Autorità Idrica Toscana, in tariffa è presente un onere, per gli utenti, di 1,7 milioni di euro per “agevolazioni oltre il bonus idrico” e, dai bilanci 2018 e 2019, il bilancio 2020 non è ancora pubblicato ma, presto, avremo modo di verificarlo, non si rilevano uscite a tale titolo, una domanda sorge spontanea. Che fine hanno fatto queste entrate a destinazione specifica? Una spiegazione, precisa e non generica, sarebbe opportuna, anche perché lo stesso importo è incassato anche nel 2020 e nel 2021 e lo sarà anche negli anni successivi.
Nella nota integrativa del bilancio 2019, gli amministratori, precisano che “il valore del ricavo attinente il S.I.I. rilevato è uguale al VRG (vincolo ricavi del gestore – ndr) determinato dall’AIT con deliberazione del 18.04.2019″ e, quindi, gli stessi amministratori confermano che sono compresi anche gli importi evidenziati.
Una precisazione è necessaria, tutte le uscite, cioè quello che GAIA spende, provengono dalle tariffe, cioè gravano sulle bollette degli utenti.
Anche gli investimenti provengono e gravano sulle tariffe, sia quelli realizzati sia quelli non realizzati, che come spiega il direttore dell’Autorità Idrica Toscana, nella sua ultima relazione, quella dell’anno 2019, sono il 52% degli investimenti netti programmati, altro che i numerosi interventi eseguiti o in corso vantati nell’articolo.
Non tocca a noi, e nemmeno vogliamo, mettere in dubbio il senso di responsabilità di GAIA e della sua governance, certo che richiamare interventi atti a garantire la balneabilità quando, alla vigilia della stagione balneare, la costa è stata piena di cartelli con divieto di balneazione è un poco azzardato.
Tariffe alte, bonus ridicoli, interventi inferiori a quelli che gli utenti pagano con le tariffe, grossi problemi ambientali e economici con pregiudizio all’attività principale del territorio, quella ricettiva e relativo indotto, con conseguenze anche sui livelli occupazionali. Questa è la fotografia della gestione di GAIA.
Qualche riflessione è necessaria e forse è il caso di smetterla con l’affermazione di essere dalla parte degli utenti quando è esattamente il contrario.
(*) CCA dbr – Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps – Associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Movimento Consumatori Nazionale aps – Comitato Apuano salute ambiente della provincia di Massa Carrara – IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità aps – Magliette Bianche di Massa Carrara. Con il supporto del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (Nazionale)
Associazione Federalberghi Costa Apuana e Versilia
Forum Italiano dei movimenti per l’acqua