GESTIONE DELL’ACQUA: IN NOME DELLA FINANZA SI RINNEGA QUANTO DECISO NELL’AUTORITA’ COMPETENTE E SI SPACCA IL FRONTE DEI SINDACI IN PUBLIACQUA S.P.A E NELLE ALTRE GESTIONI TOSCANE
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20 Settembre 2021COMUNICATO STAMPA DEL 17/09/21
L’ aumento della bolletta elettrica del 40% annunciata in questi giorni dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, non solo è insostenibile per molte famiglie italiane, ma fa emergere l’evidente contraddizione che la politica attuata in tutti questi anni in materia energetica, è stata miope e quindi sbagliata, in quanto si sono privilegiate le fonti di energia provenienti dal gas di origine fossile.
In Italia, lo sviluppo delle fonti rinnovabili è molto in ritardo. Del resto è stato proprio lo stesso responsabile Frans Timmermans, dell’European Green Deal, a sostenere che la vera alternativa pulita ai combustibili fossili, non sia il nucleare ma le fonti rinnovabili “E’ una scelta che dovranno fare gli Stati. Direi soltanto: guardate i costi. I costi dell’energia rinnovabile sono molto bassi, quelli dell’energia nucleare altissimi” (Fonte Green Report.it).

Pensare di risolvere i problemi dell’energia investendo sul nucleare, come avrebbe dichiarato alla stampa il Ministro Cingolani, non risponde a quelli che sono stati gli esiti referendari del 2011 sull’Acqua e sul Nucleare in cui si votò a grande maggioranza per l’acqua pubblica e contro il nucleare.
Al di là delle tante parole, dette e sentite da più parti sulla sostenibilità e sul ‘green’, i cittadini sono stanchi degli annunci e hanno il diritto ad una maggiore trasparenza, relativamente a come si intende raggiungere questi obiettivi di sostenibilità.
E’ fondamentale che si rendano evidenti i costi-benefici dei processi produttivi in termini ambientali sociali ed economici e che essi siano basati su incontrovertibili indicatori di sostenibilità, suffragati dalla partecipazione e dalla responsabilità dei cittadini e del mondo imprenditoriale.
E’ importante che le dichiarazioni di chi ci amministra, non contribuiscano a confondere le idee di chi li ascolta e che si diano informazioni chiare quando si parla di temi che hanno a che fare con il futuro delle generazioni, alle quali si lascia una pesante eredità.
Forse il MiTE comincerebbe a dare un segnale positivo ai cittadini se avviasse, ad esempio, le bonifiche dei SIN (Siti di Interesse Nazionale), luoghi che lo stesso Ministero dell’ambiente, negli anni precedenti, ha definito essere altamente contaminati e da bonificare. In questa maniera si eviterebbero 1500 morti all’anno nei SIN dove risiedono le persone che hanno avuto la sfortuna di abitare in queste aree inquinate (Fonte ISDE).
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps