BOZZA COMUNICATO STAMPA DEL 24/06/2022
Lunedì scorso 20 giugno, ancora un altro divieto di balneazione, l’ennesimo nel corso degli anni e questa volta ad emetterlo è stato il Comune di Massa (Ordinanza n.82 del 22.06.22 Divieto balneazione Campeggi Ovest). La zona è quella definita ‘Campeggi Ovest’, ovvero quella più vicina alla foce del fosso Lavello, dove il prelievo di Arpat, si legge dai quotidiani, ha rilevato la presenza di batteri fecali (escherichia coli) al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.
“Nonostante che gli amministratori auspicassero un rientro alla normalità delle analisi effettuate dall’ARPAT, ciò non si è verificato e, ancora oggi (24/06/2022) leggiamo sulla cronaca dei quotidiani che il divieto permane e purtroppo ci duole dirlo – commentano i rappresentanti del CCA dbr (*) – in questa zona il diritto sacrosanto ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA NON E’ GARANTITO.
Non è più tollerabile che non si risolvano i problemi e che ogni volta gli organi competenti si affannino per trovare una delle ormai tante giustificazioni. I problemi permangono e creano danni non solo alla salute e all’ambiente, ma anche all’economia: in particolare quella turistica e il suo indotto. Peraltro, rispetto alla sicurezza delle acque, ne abbiamo sentite di tutte…. come quella di invocare un divieto permanente alla foce del Lavello “per fare in modo che i campionamenti vengano fatti in punti dove l’inquinamento non arriva’ – Vedi Il Tirreno del 20/06/2019, o l’ultima, pervenuta da una assessora del comune di Carrara che proponeva un ‘divieto di balneazione preventivo’.
Vogliamo ricordare alle cittadine e ai cittadini che il Sindaco, in qualità di rappresentante della comunità locale, ha il potere di emanare, come nel caso di specie (Ai sensi degli artt. 50 e 54 del D.Lgs. del 18 agosto 2000 n. 267, T.U.E.L. Testo Unico degli Enti Locali), provvedimenti urgenti al verificarsi di situazioni di particolare gravità che interessano l’igiene e la sanità pubblica. Ma rammentiamo anche agli stessi cittadini che debbono pretendere che non si violino gli articoli 9 e 32 della Costituzione Italiana sul rispetto della salute e dell’ambiente. A nostro avviso, e ci duole dirlo, le continue Ordinanze comunali (seppur inevitabili), nella maggior parte dei casi, sono indice di problemi non risolti che potrebbero essere riconducibili ad un mal funzionamento degli impianti di depurazione.
(*) CCA dbr (*)-Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione le bonifiche e la ripubblicizzazione dei servizi del servizio idrico: Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps – Associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua – Movimento Consumatori Nazionale aps – Comitato Apuano salute ambiente della provincia di Massa Carrara – IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità aps – Magliette Bianche di Massa Carrara. Con il supporto del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (Nazionale)
-Associazione Federalberghi Costa Apuana
-Forum Italiano dei movimenti per l’acqua