COMUNICATO STAMPA DEL 23/11/2022
Gentile Sig. Sindaco
Nel sito web del Comune di Massa compare da sabato scorso la Sua ordinanza di divieto di utilizzo dell’acquedotto a Forno (Frazione di Massa di 700 abitanti) ordinanza (n. 169 del 19.11.2022). Il divieto riguarda qualunque uso: alimentare, idropinico e igiene della persona.
Ieri, abbiamo letto sui quotidiani delle dichiarazioni, rilasciate dal referente del Gruppo di Intervento Giuridico odv del Presidio Apuane (che ha grande esperienza in questo settore), che imputa le responsabilità dell’elevato grado di torbidità alla sorgente del Frigido (110 volte superiori al limite consentito dalla legge e che serve la frazione di Forno), alle attività estrattive del marmo (detta marmettola che è una polvere di marmo).
Stamani leggiamo sui quotidiani che l’ing. Francesco Di Martino di Gaia spa riconosce “che quel materiale è ricollegabile anche all’ attività estrattiva sulle Apuane, non – o non solo – a quella attuale, ma anche a quella degli anni precedenti …”.
A questo punto sig. Sindaco nella sua funzione di ufficiale di Governo (Art. 54 T.U.E.L.), Le chiediamo, con la massima urgenza di superare questa situazione di inerzia e di indagare rispetto all’attribuzione delle responsabilità. Infatti quello che si prefigura non è solo un gravissimo disastro ambientale, ma può rappresentare una minaccia per la salute nonchè un danno economico per i cittadini che si sono visti, per anni, imputare in bolletta un onere che non competerebbe loro ma a chi ha inquinato.
Non ci rimane che constatare che quello che sta accadendo è in violazione all’Art. 9 della Costituzione che recita “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” e all’art. 41 il quale afferma che l’attività economica privata è libera ma “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Ma anche all’art 32 sulla tutela della salute.
Presidente regionale ADiC Toscana aps Clara Gonnelli
Segretario Generale Movimento Consumatori Nazionale aps Alessandro Mostaccio
Presidente Associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa’ Ersilia Mignani
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua Rossella Michelotti
Comitato Apuano salute ambiente della provincia di Massa Carrara Albertoni Sabrina Flavio Franciosi
IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità aps Angela Ulivi
Magliette Bianche di Massa Carrara Paola Del Freo
Il CCA dbr Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico è composto da: Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps – Associazione Comitato Acqua alla gola Massa – Movimento Consumatori Nazionale aps – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua -Comitato Apuano salute ambiente della provincia di Massa Carrara – IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità – Magliette Bianche di Massa Carrara. Con il supporto del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (Nazionale).