Le “Magliette Bianche” rappresentano cittadini che hanno a cuore la tutela della salute e dell’ambiente in quanto vivono all’interno o in prossimità di territori gravemente inquinati, classificati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalle Regioni come S.I.N. o S.I.R (Siti Interesse Nazionale o Regionale per le bonifiche da effettuare), oppure in territori in cui gli standard di qualità ambientale comunitari per aria, acqua o suolo potrebbero non essere rispettati. Auspichiamo un’attuazione piena delle leggi esistenti e la creazione di nuove norme nell’ottica di un’efficace tutela della salute, con un ruolo operativo e di coordinamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Chiediamo inoltre procedimenti amministrativi e penali rapidi ed efficaci, affinché il principio “chi inquina paga” sia realmente rispettato e siano finanziate le bonifiche anche dalle aziende colpevoli, con ristoro dei danni subiti dalla collettività. L’iniziativa delle “Magliette Bianche” scaturisce dalla voglia di far rinascere i territori dove viviamo facendo leva sulla nostra sensibilità di cittadini colpiti da decenni dall’inquinamento industriale e desiderosi di vivere in ambienti salubri e bonificati, oggi ottenibili con le nuove tecnologie maturate dal progresso scientifico. Siamo semplici cittadini con indosso delle “Magliette Bianche”, prive di qualsiasi ulteriore segno distintivo, che presenziano pacificamente per i loro diritti in luoghi pubblici o a libero accesso ed ognuno può unirsi a noi!!!
Chiediamo:
• Avvio delle bonifiche ambientali in tutti i siti SIN d’Italia, senza compromessi o rinvii.
• Rafforzamento della struttura ministeriale dedicata ai SIN.
• Previsione di obiettivi di breve, medio e lungo periodo, chiari, pubblici, trasparenti e non derogabili in termini di aree bonificate/messe in sicurezza.
• Stanziamenti di ulteriori risorse pubbliche per garantire le bonifiche nei siti “orfani” (cioè dove non è possibile rintracciare chi ha inquinato) per lavori necessari e urgenti da realizzare “in danno” di chi sarà dichiarato colpevole dalla Magistratura.
• Competenza esclusiva nelle indagini dei Comandi ex NOE, dei Carabinieri-Forestali, della Finanza e delle Capitanerie di Porto se trattasi di aree marine.
• Garanzia dell’adempimento ai diritti Costituzionali sanciti dagli articoli 9, 32, 41 e 117 della Costituzione Italiana per ogni territorio italiano
• Effettuazione rapida dal Ministero della Salute, per il tramite dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) coadiuvato dall’ISTAT, di studi epidemiologici microgeografici per ogni territorio ospitante i SIN, finalizzati a stabilire eventuali possibili correlazioni tra “cause ed effetti” e le analisi statistiche della probabilità logiche di incidenza di patologie.
• Sorveglianza epidemiologica nei LEA anche per i Siti di Interesse Regionale per le bonifiche e nelle altre aree con criticità ambientali conclamate, che non rispettano gli standard comunitari.
• Tessera sanitaria denominata “Green Card SIN”, gratuita per tutti gli abitanti, pregressi o attuali, vicini od interni ad aree SIN, con screening sanitari a cadenze regolati, per rischi specifici, stabiliti da linee guida predisposte dal Ministero della Salute, specifiche per ogni area SIN.
• Gruppo di lavoro congiunto dei ministeri Salute e Ambiente per verificare, con il supporto di organismi pubblici di ricerca ed entro un anno, la sommatoria delle emissioni degli stabilimenti produttivi, ad alto e medio impatto ambientale, presenti all’interno o nelle immediate vicinanze dei SIN.
• Valutazione effetto cumulo ed effetto sinergico delle emissioni e delle ricadute.
• VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) ed VIIAS (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario) per ogni procedura di autorizzazione ambientale.
• Procedure pubbliche sulle verifiche connesse agli impianti a Rischio di Incidente Rilevante e verbali pubblici dei CTR regionali, per Impianti a Rischio di Incidente Rilevante con possibilità di intervento e audizione dei cittadini.
• Istituzione di Coordinamento Nazionale Interforze, tra NOE, Carabinieri-Forestali, Guardia di Finanza e Guardia Costiera per l’accertamento di reati ambientali.
• Programma minimo nazionale di controlli e sorveglianza a campione sui SIN e sui SIR, con particolare riferimento alle bonifiche.
• Verifica della corrispondenza tra prescrizioni contenute nei vari procedimenti di carattere ambientale (A.I.A., V.I.A., A.U.A.) ed attuazione dei piani per gli impianti a Rischio di Incidente Rilevante.
• Inasprimento delle pene per chi commette reati ambientali, frodi o falsificazioni alimentari, con ancora una maggiore tutela del Made in Italy ed una maggiore promozione e tutela delle eccellenze di biodiversità territoriali.
• Responsabilità penale per chi realizza opere e svolge attività in assenza di V.I.A. o V.Inc.A.
• Specializzazione delle Procure sui reati ambientali, connessi all’inquinamento, con creazione di una “Procura Speciale Ambientale e Sanitaria”.
• Normativa “semplificata”, volta a favorire la tutela legale dei cittadini dei SIN.
• Abolizione dell’Analisi di Rischio, fissando soglie e limiti certi della Concentrazione Soglia di Contaminazione, adottando un approccio olistico ed ecosistemico, che non guardi esclusivamente all’esposizione umana.
• Cancellazione art. 242 bis sulle procedure semplificate od in subordine, prevedere da parte delle ARPA regionali, almeno un elenco minimo di sostanze da ricercare con controlli a campione sul 20% dei siti nelle fasi preliminari. • Abolizione della V.I.A. postuma ed in sanatoria, introdotta dal D. lgs. 104 del 2017.
• Ridefinizione della responsabilità dei Comuni per le procedure di bonifica nelle aree inquinate non SIN, con previsione di parametri minimi di personale esperto (geologi; biologi; ingegneri ambientali) per istruire i procedimenti, introducendo l’azione sostitutiva delle regioni per i comuni che non hanno le competenze minime.
• Accessibilità alla documentazione connessa alle procedure di bonifica nei SIN e ai monitoraggi ambientali.
• Pubblicazione integrale e preventiva rispetto alla convocazione delle conferenze dei servizi.
• Incontri pubblici informativi sui SIN, sviluppo dei piani di comunicazione, sviluppo di siti WEB dedicati a SIN/ SIR ed alle bonifiche almeno nelle città capoluogo.
• Finanziamento statale e regionale di programmi specifici per le scuole e per la cittadinanza dei territori SIN, SIR e dove non potrebbero non essere rispettati gli standard ambientali comunitari.
• Creazione di un piano industriale italiano volto al cambiamento delle politiche produttive, con una normativa che incentivi la realizzazione di prodotti ecosostenibili, venduti in imballaggi esclusivamente compostabili, con progettazione a priori del fine vita.
SLOGAN 2022: Giustizia ambientale per le popolazioni ed i territori SIN
PRECEDENTI SLOGAN UTILIZZATI: Bianco Natal: l’Italia non SINquina! Cosa si è fatto SINora? La nostra vita, non è business! Bonifichiamo la nostra Italia! La nostra salute, viene prima del vostro profitto! Chiediamo allo Stato Italiano di bonificare le aree SIN!