EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE

Molte sono state le iniziative svolte nel tempo dall’associazione ADiC Toscana (Ex ACU Toscana) e le attività di educazione al consumo consapevole e responsabile sui vari aspetti della realtà (Alimentazione, Agricoltura e Pesca, Trasporti, Biodiversità, OGM, Servizi al cittadino, Acqua come bene pubblico, Energia, Ambiente, Rifiuti e raccolta differenziata, sicurezza nelle palestre, sicurezza dei prodotti, sicurezza dei processi produttivi e tutela da danni ambientali, vaccini, medicine complementari, filiere dell’abbigliamento, del sistema moda in chiave di sostenibilità ecc).

L’ADiC Toscana (Dicasi anche Associazione) è sempre stata particolarmente sensibile ai temi dell’agroalimentare, impegnandosi attivamente per lo sviluppo di un’economia sostenibile, per l’agricoltura biologica e locale, per una pesca sostenibile e per la biodiversità. L’Associazione è presente con un proprio rappresentante all’interno della commissione di controllo e certificazione della Q Certificazioni in rappresentanza dei consumatori.

L’Associazione ha fatto parte della ‘Rete delle donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità’, promossa da Vandana Shiva, dalla Regione Toscana e dall’Arsia. La Schiva è un’attivista, fisica quantistica, economista e ambientalista indiana, politica e che si è batte per cambiare pratiche e paradigmi nell’agricoltura e nell’alimentazione a livello internazionale.

L’Associazione ha promosso una ricerca curata dall’Università di Pisa Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema dell’Università di Pisa sui legami tra stili di consumo e produzione di rifiuti e fattori che condizionano l’adozione di stili di consumo sostenibili con pratiche alternative (G.A.S.), ha partecipato e promosso piccoli mercati locali biologici (ACU Informa da pag. 40 in poi).
Ha partecipato attivamente a fiere eventi all’interno de La Toscana dei consumatori organizzata dal CTC.
L’Associazione è fondatrice dell’Associazione Crisoperla biologica e solidale che promuove progetti innovativi come Biosì.

Promuove attività di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti, per la promozione della raccolta differenziata e per la difesa dell’ambiente, anche partecipando a campagne specifiche come quella promossa da Zero Waste Italy, praticata come primo Comune a Capannori, secondo la strategia di gestione dei rifiuti che si propone di riprogettare la vita ciclica dei rifiuti stessi, in quanto considerati non scarti ma risorse.

Collabora con il Coordinamento delle associazioni e Comitati Ambientali della Provincia di Grosseto, composto da circa quaranta tra comitati e associazioni, che realizzano azioni di denuncia sugli aspetti legati all’ambiente e alla salute (Contro la trivellazione in mare per l’estrazione del gas, per la preservazione dei parchi ecc.) e sviluppano progettualità sinergiche anche di tipo partecipato.

L’Associazione ha realizzato negli anni molti progetti a carattere regionale e partecipato attivamente a progetti nazionali. Ha ideato e coordinato anche progetti finanziati dalla Commissione Europea DG SANCO, tra cui ‘Teleconsumascuola’, il quale ha rappresentato il primo progetto telematico di educazione al consumo in Europa (Pubblicato in francese e in italiano ha visto collaborare, già nel 1994, una rete di scuole di diversi Paesi europei sul consumo critico) e il progetto europeo ‘Palestre Sicure’, finalizzato alla sicurezza di questi servizi al cittadino in Italia e in Europa (Insieme alle associazioni dei consumatori di altri Paesi, ha effettuato un monitoraggio a campione nelle palestre italiane e in quelle delle capitali di alcuni Paesi europei, con azioni che hanno coinvolto le scuole e la cittadinanza). Sono stati coinvolti molti soggetti pubblici in qualità di partner come la Regione Toscana, il CONI, lo IUSM, con il patrocinio del Mise ed altre istituzioni ecc.

L’Associazione ha partecipato anche a due Campagne europee per la prevenzione del doping promosse dal MIUR, denominate “Prevenire il doping tra gli studenti” e “Prevenire il doping tra gli studenti e i giovani sportivi”, quest’ultima finanziata dalla Commissione Europea DG EAC. N.20/01-Unità Sport e patrocinata dal CONI, dal MISE, dallo IUSM ecc. L’Associazione ha collaborato all’organizzazione di iniziative educativo-formative rivolte agli insegnanti e agli studenti a livello nazionale. Anche per questo progetto l’Associazione ha curato l’omonima pubblicazione per conto della scuola capo-fila e del MIUR.

Inoltre ha realizzato, all’interno dei programmi regionali per la tutela dei consumatori della Regione Toscana, un progetto educativo-formativo (rivolto alle scuole e ai cittadini) sugli integratori alimentari con il coinvolgimento di tre università toscane e di molti altri soggetti tra cui il Ministero della Salute ecc. ed ha pubblicato un libro “Gli integratori alimentari” (Casa Editrice Dedalo) utilizzato nel pacchetto formativo per la prevenzione del doping, rivolto agli insegnanti del MIUR.

Ha sviluppato azioni di prevenzione sui disturbi del comportamento alimentare con programmi diretti alle fasce scolastiche della scuola primaria e secondaria di primo grado, con il progetto Oltre il cibo (Pubblicato da F. Ceratti Editore).

Dal 2011 l’Associazione ha concentrato la propria attività sui processi di filiera iniziando da quelle dell’abbigliamento e del sistema moda per lo sviluppo della loro sostenibilità, in un’ottica sociale, ambientale ed economica, sia promuovendo progetti educativo-formativi rivolti a reti di scuole e cittadini http://www.toscana.istruzione.it/novita/allegati/2012/novembre/Programma_%20mita.pdf che partecipando, ad esempio, a campagne internazionali promosse da ‘Abiti Puliti’ (Campagna Change your shoes di Clean Clothes Campaign che è stata organizzata in collaborazione con 15 organizzazioni europee e 3 asiatiche, coordinate in Italia da FAIR e dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo o per il salario dignitoso) che mira al miglioramento delle condizioni di lavoro e per un salario dignitoso, nonché per il rafforzamento dei diritti dei lavoratori dell’industria della moda globale, partecipa alle attività promosse, sempre sulle medesime filiere, dalla Filtcem-CGIL denominata #Sotuttodite.

L’Associazione, avvalendosi dei contributi della Regione Toscana e del Mise (L.R.9/2008 e Reg. attuativo) si è fatta parte attiva nella promozione di progettualità ad opera di reti di interesse comune come quella denominata NaturaleSolidale, a cui hanno aderito e partecipato attivamente oltre alle istituzioni, una molteplicità di soggetti (Mondo associativo, micro imprese no profit, cooperazione, organismi di certificazione, associazioni di categoria ecc.), con l’obiettivo di promuovere la sicurezza, l’etica e la tracciabilità dei processi di filiera (Tessile), ha coinvolto il mondo della scuola e creato alleanze strategiche con le imprese che operano secondo criteri di sostenibilità file:///C:/Users/clara/Downloads/Programma%20Vesto%20naturale%20e%20solidale%20del%2017.05.2013%20a%20Firenze[1]%20(1).pdf. Con questa rete, e successivamente anche con l’Associazione IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità, sono stati proposti all’USR per la Toscana interventi educativo-formativi e di sensibilizzazione della cittadinanza sulle filiere dell’abbigliamento (calzature) e sono state impostate attività con una rete di scuole declinando la tematica dell’abbigliamento sostenibile all’alternanza scuola lavoro , è stata sempre svolta in un’ottica sistemica, con attività laboratoriali in cui sono utilizzate metodologie attive e partecipate (Peer Education, Cooperative Learning, Learning by doing) . L’attività educativo-formativa, avvalendosi della collaborazione delle università e degli istituti di ricerca, del CNR Ibimet, delle AASSLL, degli Uffici Scolastici Regionali, delle Camere di commercio, del CONI, del Laboratorio di analisi ‘Buzzi’ di Prato….e dei soggetti utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati come, la RS Ricerche e Servizi srl, la coop FAIR, Mani Tese con la Cooperativa Riciclaggio e Solidarietà, Associazione Multiculti, Solidarius Italia, Ass. Italia-Nicaragua, Ass. Villaggio dei popoli per il commercio equo e solidale, Ass.Zero Waste Italy, la Q Certificazioni e molti altri. L’attività è stata anche oggetto di tesi di laurea.

All’interno di questo progetto, allo scopo di sensibilizzare gli studenti sulla sicurezza dei prodotti dell’abbigliamento in commercio, sono state realizzate anche attività di monitoraggio a campione sui prodotti dell’abbigliamento acquistati dall’Associazione e consegnati al Laboratorio chimico di analisi ‘Buzzi’ di Prato per analizzarli. In questa attività sono stati coinvolti studenti in alternanza dell’ITIS ‘T.Buzzi di Prato’ Visto che i campioni presentavano anche residui di sostanze chimiche pericolose per la salute al di fuori dei limiti consentiti, è stato inoltrato un esposto ai NAS di Livorno e al Ministero della Salute. Vedi allegati (allegati).

Molte altre sono state le azioni con la rete di scuole, attraverso le quali si sono realizzati con gli studenti laboratori sulla colorazione naturale, laboratori artigianali per la produzione di capi di abbigliamento prodotti con lane autoctone, impostate campagne pubblicitarie ‘virtuose’ all’insegna della sostenibilità, fatte dagli studenti, sfilate di moda ragionate e critiche, realizzati laboratori sul riuso in collaborazione con i centri di riuso, educato a processi produttivi innovativi e sostenibili, con attività teatrali, lettura dell’etichetta, realizzato percorsi in collaborazione con le aziende disponibili a rendere trasparente e tracciabile il processo produttivo.

Analoga attività è stata svolta anche a Biella sulle filiere del tessile con gli studenti in alternanza scuola lavoro dell’IIS ‘Q. Sella’ Anche in questo caso, sono state costruite reti territoriali, posto l’accento sulla eticità e la responsabilità sociale delle imprese e dei cittadini, sulla contraffazione e la lotta per la legalità. Sono stati attivati dei momenti formativi con focus group sulla tracciabilità di filiera e sull’etichettatura con attività seminariali e altre azioni collegate all’Alternanza scuola lavoro a cui ha partecipato anche l’Associazione nazionale Tessile e Salute con il patrocinio della Regione Piemonte del MISE e del MIUR, dell’USR per il Piemonte, della Camera di commercio di Vercelli-Biella, del CNR Ismac, dell’ACU Piemonte, dell’Associazione inter-rete NaturaleSolidale, dell’IBS del Teatro Stabile di Biella Laboratorio teatrale Scu.Te.R. (vai al link)

Attualmente l’ADiC Toscana sta continuando a sviluppare attività sui processi di filiera, con particolare riferimento a quelle dell’Agroalimentare, della Pesca e dell’Abbigliamento e sistema moda, partendo dalle esperienze maturate e dalla consapevolezza che la sostenibilità sia un valore che deve essere perseguito e costruito nel tempo. La convinzione che accompagna ogni azione è quella che la stessa sostenibilità, per definirsi tale, deve rispondere a requisiti di tracciabilità, rintracciabilità, trasparenza, sicurezza, legalità, etica, diritti, solidarietà, responsabilità e pace.

Per questo l’Associazione è ancora impegnata a partecipare all’attività di reti già esistenti e/o a co-promuovere altre reti, orientate al raggiungimento di obiettivi che mettano al centro la tutela dei beni comuni e dei servizi essenziali per il cittadino, tra cui il riconoscimento del Diritto al Cibo come diritto fondamentale di cittadinanza.

L’obiettivo, ai vari livelli territoriali, è quello di concorrere come ADiC a stimolare le Amministrazioni pubbliche sensibili, a favorire processi partecipativi di cittadinanza attiva e responsabile, affinchè si dia avvio a politiche integrate recepite istituzionalmente, con risposte concrete e soddisfacenti, sia per i cittadini che per il mondo economico-produttivo, per lo sviluppo di sane e legali economie locali, che sappiano sempre più competere nel mercato in termini di sostenibilità e innovazione, misurabili con specifici indicatori (Indicatori di sostenibilità).

In questo quadro di riferimento, l’ADiC Toscana, continua a ritenere la scuola il soggetto con il quale impegnarsi insieme alle reti partner, al mondo accademico e scientifico, nella convinzione che essa debba rappresentare sempre più il motore e il cuore propulsivo di un processo di cambiamento culturale.
E’ sempre per questo motivo che, in questi ultimi anni, l’ADiC Toscana ha colto l’opportunità dell’alternanza scuola lavoro, per formulare proposte progettuali agli Uffici Scolastici Regionali e agli istituti scolastici di scuola secondaria di secondo grado, affichè si possa contribuire a dare ulteriori opportunità agli studenti per continuare a far acquisire competenze di cittadinanza sulle filiere produttive e sui servizi al cittadino in chiave di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Per lo sviluppo di questi percorsi si sono create alleanze di filiera con il mondo economico e produttivo e protocolli con le istituzioni per promuovere ‘buone pratiche’ e per condividerle e disseminarle, attraverso piani di comunicazione il più possibile efficaci e per l’implementazione e lo sviluppo di un sistema economico virtuoso che valorizzi le economie locali e dia agli studenti l’opportunità di acquisire quelle competenze utili sia in qualità di cittadini che di futuri attori del mondo economico che sappiano competere in un mercato globale in termini di innovazione e sostenibilità, misurabili attraverso specifici indicatori (Indicatori di sostenibilità).